TORINO – “Devastato“. Manu Ginobili, altra leggenda della pallacanestro, commenta così su Twitter la notizia che rimbalza dagli Stati Uniti: la morte di Kobe Bryant, in seguito ad un incidente in elicottero. L’argentino, però, non è l’unico che proprio in questi minuti sta dedicando un pensiero all’ex fuoriclasse dell’Nba. “Non può essere vero…“, seguito da un “Mio eroe” i cinguettii di Belinelli, mentre “Sono sconvolto, per me era un mito. Sono esterrefatto e non me la sento di dire altro“, sono state invece le prime parole di Gallinari, rilasciate all’Ansa. “Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati. Siamo venuti a conoscenza della tragica scomparsa di uno dei più grandi uomini sportivi di tutti tempi e fan rossonero. Tutti i nostri pensieri sono con le famiglie delle persone colpite da questo tragico incidente. Kobe, ci mancherai per sempre”, scrive il Milan, club del quale Bryant era simpatizzante. “No, per favore no“, ha twittato Luka Doncic, stella dei Dallas Mavericks. “Riposa in pace, leggenda“, ha cinguettato Vince Carter. “No, Dio, dimmi non sia successo“, ha scritto Dwyane Wade. “Questo non può essere vero“, il tweet di Paul Pierce che lo aveva fronteggiato per due volte alle Finals NBA, nel 2008 e nel 2010. “Siamo tutti scoinvolti dalla morte di Kobe. Il mio cuore va alla sua famiglia. Riposi in pace“, ha scritto Tony Allen.
Anche la FIP ha espresso il suo cordoglio: “In un incidente in elicottero è morto nell’area di Calabasas, in California, Kobe Bryant, 41 anni, uno dei migliori giocatori di basket di tutti i tempi. Ricordando il grande affetto che aveva per l’Italia, dove era cresciuto come persona e come atleta, al seguito del padre Joe, che aveva giocato in diverse squadre italiane di serie A e A2, il presidente della FIP, Giovanni Petrucci, attonito e sconvolto, a titolo personale e a nome del basket italiano è affettuosamente vicino alla famiglia e ne condivide l’indicibile il dolore“. Mentre il presidente della Roma, lo statunitense James Pallotta, fra i proprietari dei Boston Celtics, storici rivali dei Los Angeles Lakers, scrive sul profilo Twitter inglese della società giallorossa: “A nome mio, dei giocatori e dello staff della Roma, ci uniamo al resto del mondo sportivo per piangere la tragica scomparsa di Kobe Bryant. Era una vera icona e i nostri pensieri sono ora con la sua famiglia e con le famiglie di tutte le vittime dell’incidente“. Così Federica Pellegrini su Instagram: “Io non ci voglio credere. Ditemi che non è vero, che non può finire tutto così. Rip“.
“Non ti dimenticheremo mai, giuro mai. Voglio solo piangere, non riesco a crederci! Svegliatemi da questo incubo“. Lo scrive su Instagram il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, dando l’addio a Kobe Bryant. “Onorato di averti conosciuto. Campione dentro e fuori dal campo! Rip“, il pensiero di Francesco Totti, mentre Usain Bolt scrive: “Still can’t believe” (“Ancora non riesco a crederci”). “Sei stato un’ispirazione costante per chiunque abbia mai amato qualsiasi sport. La tua perdita sarà incolmabile. Oltre ogni confine, bandiera, tipo di pallone. Il tuo insegnamento rimarrà per sempre. R.I.P. Kobe Bryant”. Anche l’Inter, dal suo profilo Twitter, si unisce al cordoglio per la scomparsa improvvisa di Kobe Bryant, seguito da Lukaku (“Il mio più grande idolo sportivo. La tua etica lavorativa e la tua mentalità mi hanno ispirato tanto da capire cosa ci voleva per essere professionista. Ti stavi godendo un nuovo capitolo della tua vita e lasciarci così è devastante. Ti voglio bene. You GOAT“) e dalla Reggiana (“Per sempre uno di noi“).
“L’Olimpia piange la scomparsa di Kobe Bryant e si unisce al dolore della famiglia. Kobe è stato brevemente part-owner dell’Olimpia durante la gestione di Pasquale Caputo e del padre Joe nella stagione 1997/98. RIP Campione“. Così, su Twitter, l’Olimpia Milano di basket. “Ricordo una cosa che ha detto: se vuoi essere bravo in questo sport, o vuoi essere uno dei grandi, devi lavorare. Non c’è nessuna sostituzione per il lavoro. Aveva zero difetti dal punto di vista offensivo. Zero. Ti tiravi indietro rispetto a lui, lui poteva tirare da tre. Lo incastravi un po’, poteva aggirarti. Poteva sparare da una distanza media. Poteva giocare nel post. Poteva segnare i tiri liberi. Era semplicemente immortale dal punto di vista offensivo per le sue abilità e la sua etica del lavoro“. Così LeBron James, campione di basket dei Los Angeles Lakers, ha ricordato il ‘Black Mamba’, di cui era stato compagno nella squadra olimpica degli Stati Uniti del 2008 a Pechino. “Non importa quanto segni, quello che conta è uscire dal campo felice. Italian heart, all time Legend. Bye Kobe“, il tweet della Lega Calcio di Serie A.
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