ORLANDO – Miami completa l’opera e torna a giocare la finale dei playoff della Eastern Conference sei anni dopo l’ultima volta. Gli Heat eliminano quasi a sorpresa una delle grandi favorite alla corsa per il titolo. In gara-5 Milwaukee, che aveva dominato la regular season con soli 17 ko in 73 partite, crolla 103-94 e dice addio ai sogni di gloria con la serie che si chiude con un impietoso, quanto clamoroso, 4-1 per gli avversari.Disastro Bucks, ma Antetokounmpo giura fedeltàUn risultato che nessuno avrebbe mai immaginato alla vigilia della sfida. Miami ci ha creduto e ha messo su un gioco di squadra per forzare la difesa avversaria e tenere a bada il suo temibile attacco e alla fine ha avuto ragione. Nei Bucks ha pesato come un macigno l’assenza del fuoriclasse greco Giannis Antetokounmpo, mestamente seduto in tribuna con una caviglia gonfia, dopo l’infortunio rimediato in gara-4. Ancora una volta a fare la differenza è stata la precisione dai tre punti: 35,5% Miami, 27,3% Milwaukee. Middleton, eroe dell’ultimo confronto, questa volta ha chiuso con 23 punti e nemmeno la doppia doppia di Brook Lopez (15 punti e 14 rimbalzi) è bastata agli uomini di coach Budenholzer. Adesso si parla già di futuro, quello di Antetokounmpo che però promette di restare: “Non andrò via da Milwaukee. Ci riproveremo l’anno prossimo. Alcuni quando vedono un muro davanti a sé, scelgono di andare in un’altra direzione. Io voglio passarci attraverso”.Un LeBron James da record ribalta HoustonC’era ancora LeBron James l’ultima volta che i Miami Heat erano arrivati a giocarsi una finale di Conference, quello stesso LeBron che ora vuole giocarla e vincerla con i colori dei Los Angeles Lakers. Il Prescelto, infatti, è il vero trascinatore dei gialloviola nel successo per 112-102 sugli Houston Rockets in gara-3 della semifinale a Ovest, stabilendo un nuovo primato: è la sua 162esima vittoria ai playoff. Nessun altro giocatore ha mai avuto più successi nella post-season come LeBron, che ha superato le 161 vittorie di Derek Fisher. King James ha messo a segno 36 punti, dei quali 29 nel solo primo tempo, in un match giocato punto a punto per tre quarti di gara. Nell’ultimo parziale, sull’82-82, i Lakers piazzano un break di 17-5 che manda al tappeto Harden e compagni. Decisivi l’apporto nel finale di Rajon Rondo (21 punti) e il lavoro della difesa californiana nel secondo tempo che concede ai texani appena 38 punti con il 35% al tiro. Inutile la tripla doppia sfiorata del Barba (33 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) e i 30 punti di Russell Westbrook. I Lakers ribaltano così lo 0-1 iniziale e dopo gara-3 comandano 2-1 nella serie.
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