La Florida segna il record di casi di Covid-19, ma la Nba continua ad andare avanti per la sua strada con qualche intoppo. Dopo i primi test anche il basket a stelle e strisce che dal 30 luglio partirà con la nuova versione della regular season nella “bolla” di Disney World deve fare i conti col virus. Ci sono, infatti, altri due giocatori positivi tra i 322 arrivati a Orlando e testati in questi primi giorni di convivenza da parte delle 22 franchigie. Dopo le partenze scaglionate e la quarantena obbligatoria di 36-48 ore (in base all’attesa per il doppio esito negativo ai primi tamponi), in due sono stati costretti a non uscire mai dalla propria stanza, a lasciare il campo di Orlando e a isolarsi sotto il controllo e la supervisione medica.
Salgono a 21 i positivi
Per rientrare nella bolla dovranno non solo aspettare l’esito del doppio tampone negativo, ma sottoporsi poi a diversi test medici – tra cui quello cardiaco – prima ancora di ripartire con la quarantena. Un lungo iter che dovranno seguire anche gli altri 19 giocatori attualmente positivi, scoperti tra il primo e il 7 di luglio e rimasti per questo a casa, senza partire per la Florida. Tra di loro c’è Russell Westbrook, che nelle scorse ore ha reso nota via social la sua positività e che ha sottolineato la sua volontà di essere a Orlando con i compagni non appena sarà riuscito a lasciarsi alle spalle la malattia.
Ancora tante assenze
Per ragioni di privacy, le franchigie Nba non hanno ufficialmente comunicato la lista dei giocatori arrivati a Orlando, in modo tale da non rendere noti i nomi di chi è risultato positivo. Sono diversi però gli interrogativi che accompagnano l’assenza a Disney World di James Harden ad esempio, mentre in casa Nuggets è sempre più lunga la lista dei giocatori indisponibili: oltre a Nikola Jokic – risultato positivo in Serbia – mancano all’appello Michael Porter Jr., Gary Harris e Torrey Craig. Una lunga lista che la Nba spera di ridurre il più possibile nelle prossime settimane.
I Lakers ritrovano Leonard
I Los Angeles Lakers tirano un sospiro di sollievo. Kawhi Leonard è arrivato a Orlando dopo l’assenza dei giorni scorsi che aveva fatto pensare a una sua positività. Da sempre lontano dai social e dal mondo della comunicazione, l’Mvp delle Finali Nba 2019 ha fugato ogni dubbio nella sua prima intervista dall’interno della bolla (dove è arrivato lo scorso weekend), subito dopo aver portato a termine il periodo di quarantena obbligatoria: ”Quanto tempo siamo stati fermi, quattro mesi? Così sono riuscito a prepararmi, a lavorare per farmi trovare pronto nel momento della ripartenza. Sto bene”. Talmente in forma che i medici hanno sottolineato come non ci saranno limiti alla sua gestione nel momento del rientro in campo.
Si avvicina l’inizio della regular season. La Personal Time sta lavorando in vista dell’esordio casalingo con Trebaseleghe, sarà una prima…
L’ultimo allenamento congiunto pre-campionato della Campi Reali Cantù si è concluso poco fa al PalaFrancescucci di Casnate con Bernate. E…
GROTTAZZOLINA – Assaggio di campionato in terra jesina. Sabato 11 ottobre, alle 17,30, scatta la terza edizione della Jesi Volley…
La Rinascita Volley Lagonegro è pronta per affrontare l’ultimo allenamento congiunto prima dell’esordio ufficiale in Serie A2 Credem Banca a Prata di Pordenone. Domani, sabato…
Altra giornata di grande tennis in Cina, da vivere tutta in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. In chiave Italia i…
Oggi, venerdì 10 ottobre, dalle ore 11, presso il The Westin Palace di Milano, si è tenuta l’annuale Assemblea Ordinaria d’inizio stagione…