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Prima giornata di SuperLega andata in porto senza troppi scossoni, con le big che vincono tutte. Milano vince il derby lombardo con Monza che mette in mostra un buon Kurek, anche se è proprio un suo passaggio a vuoto a fine secondo set a consegnare il parziale ai meneghini. Da applausi tutti gli atleti reduci dalla World Cup che non solo sono scesi in campo,ma spesso sono stati anche grandi protagonisti dei match, dimostrando grande professionalità e attaccamento alla maglia.
Partendo dal derby, match fra due squadre che lotteranno fino a fine stagione per il quinto posto. Milano è al completo ma ha tre giocatori reduci dall’Estremo Oriente, Monza deve fare a meno di Orduna squalificato e la sua assenza pesa molto nella fluidità del gioco. parte bene ma da metà secondo set “molla” fisicamente e finisce per sbagliare palloni importanti, chi è in grossissima difficoltà è , bersagliato in ricezione e mai determinante sottorete.
Per Milano il trascinatore è sempre , già in formato bomber, che chiude con 21 punti anche se macchia la sua prestazione con una serie infinita di errori al servizio. Se è ancora sui livelli dell’Europeo e sfodera una ottima intesa con Sbertoli, è a faticare un po troppo e mostrarsi ancora in rodaggio.
A Civitanova, una bella Lube si impone su una Piacenza che a tratti mostra grosse potenzialità e si permette di chiudere con percentuali d’attacco migliori. I marchigiani sono lucidi e spietati dai 9 metri, e trovano la grande serata di che viene cercato con continuità da Bruninho da tutte le posizioni e si mostra già caldo in tutti i fondamentali. Da rivedere la ricezione, dove continua a essere croce e delizia per i propri tifosi.
Per i Lupi piacentini esordio amaro in SuperLega, ma la squadra dimostra un buon equilibrio e alcuni punti di forza, anche se molto dipenderà dal rendimento del palleggiatore , un po’ troppo impreciso in alcune situazioni di contrattacco. Bene, benissimo chiamato quest’anno alla prova della continuità ad alto livello, e cresciuto tantissimo già rispetto all’estate.
In un Palapanini pieno e festoso per il ritorno del figliol prodigo in panchina, a far notizia è soprattutto la buona prova degli americani reduci da un tour de Force Giappone- USA- Italia che avrebbe stordito anche un toro. Ivan opposto ricevitore è una idea coraggiosa e che piace, Bednorz è già in palla, poteva essere un esordio complicato con Padova e invece fila tutto liscio. E proprio da Padova ci si aspettava di più, ma a parte la verve di e la buona prova del canadese Barnes, sono i centrali a mancare clamorosamente, proprio loro che sono stati il motore della bella stagione precedente.
Brava Latina a portare Perugia al quinto, ad approfittare di una squadra che ha incontrato l’allenatore solo due giorni prima con una prova importante di tutta la squadra che lavora bene a muro e soprattutto regge bene in ricezione. Meritato Mvp è l’opposto che si presenta al suo nuovo pubblico con 22 punti conditi anche da 3 muri e una ottima serie di servizi. Se l’esperienza del veterano al palleggio non è in discussione, è mancata un po’ di lucidità nei momenti chiave per portarsi a casa uno scalpo importante.
Perugia regge bene l’impatto Heynen, doma la stanchezza di alcuni giocatori e si presenta con una ottima prova corale, provando ad usare tutte le frecce nella propria faretra. A brillare sono due italiani, che dopo una estate complicata si presenta in grande spolvero e meno sbaglione del solito al servizio, e , che sapendo di doversi conquistare il posto per Tokyo sfodera una super prova con 16 punti e 4 muri. Insomma un buon esordio per Perugia, anche se ci vorrà tanto lavoro in palestra per trovare la giusta amalgama.
Qualcosa di più ci si aspettava da Sora, che avrebbe potuto approfittare di una Verona senza lo schiacciatore principale, ma i laziali non trovano mai lo spunto giusto per impensierire i veneti, che invece sfoggiano una prestazione con pochissimi errori e un versione deluxe. Il francese sembra al momento aver dimenticato il triste epilogo dell’Europeo e soprattutto la discussione avuta la sera stessa con Ngapeth in una discoteca…
Resiste un set la Ravenna dei giovani contro Trento che si impone 3-0 trovando percentuali di ricezione e attacco da standing ovation. con palla in mano si diverte e fa divertire, con il solo che rimane ai margini del gioco. Per i padroni di casa un sontuoso ma anche tanto lavoro da fare per far crescere i tanti giovani italiani che compongono il team.
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