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Alla vigilia, in casa Cuore di Mamma Cutrofiano ben si conoscevano le difficoltà di affrontare la corazzata Pinerolo, seppur tra le mura amiche del Palacesari. La partita di questa domenica è di quelle da far tremare i polsi e, come annunciato, non ha difettato certo di mille e più emozioni. Già alla presentazione delle squadre in campo, le Pantere hanno potuto conoscere l’eccezionale pubblico del Palacesari, che ha sfiorato numeri da record, con un tifo incessante dal primo all’ultimo pallone giocato.
Uno spettacolo raro, quanto importante a dare la giusta spinta al Cuore di Mamma. Ma i conti vanno fatti anche con la buona sorte, che in queste settimane sembra voltare le spalle al sestetto di Carratù, costretto a rivoluzionare la squadra, non solo per far fronte all’assenza di capitan Bertone, tra l’altro egregiamente sostituita dal neo-acquisto Vanni, ma anche per sostituire l’acciaccata Kajalina. Due elementi di spessore e carisma non facili da rimpiazzare. In campo è dunque scesa una squadra assai rimaneggiata, con la giovanissima Tommasin nel delicatissimo ruolo di opposto.
Tutto questo avrebbe potuto tagliare le gambe a qualsiasi squadra, ma non al Cuore di Mamma, che ha reagito con orgoglio e fierezza alle difficoltà, registrando una prova di grandissimo carattere e sostanza, con interpreti giovanissime che hanno ben figurato difronte alle più blasonate avversarie. Nonostante il pesante passivo di 0 a 3 nel conto set, le salentine hanno messo alla corda il Pinerolo, rischiando anche di strappare giochi e punti alle avversarie. Un risultato opposto non avrebbe sorpreso nessuno. Ma lo sport è anche questo, onore e merito alle piemontesi, ma altrettanto onore e merito alle nostre Pantere: sperando di aver pagato ogni conto con la sfortuna, si può guardare al futuro con grande fiducia.
Tutti e tre i parziali sono vissuti sul filo dell’equilibrio con il Cuore di Mamma che spesso si è ritrovato anche in vantaggio, senza mai mollare di un centimetro, dimostrando grandissimo attaccamento ai colori e voglia di combattere sempre. Alla fine non si muove la classifica, ma certamente il morale, per la qualità del gioco espresso ed il carattere nell’affrontare le difficoltà. Nota a margine, ma di grandissimo valore simbolico per il progetto societario e l’intero movimento pallavolistico nostrano, la presenza in panchina di alcune giocatrici del vivaio, che tanto bene stanno facendo nel settore giovanile. Un tassello importantissimo che va a prendere forma e che certamente permette di guardare al futuro con ulteriore ottimismo.
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