Dai ieri gira una voce “clamorosa” nell’ambiente del tennis: Andrea Gaudenzi, ex n. 18 del mondo nel 1995, potrebbe diventare nuovo Presidente dell’ATP. Pare che il faentino sia inserito nella “short list” di candidati tra cui verrà scelto il nuovo capo dell’organo che dirige il tour Pro.
L’ATP deve eleggere entro fine anno il suo nuovo CEO, visto che Chris Kermode è dimissionario, sfiduciato da buona parte dei giocatori che non hanno gradito alcune sue mosse politiche, soprattutto la troppa vicinanza agli interessi dei tornei piuttosto che quelli dei tennisti (ricordiamo che l’ATP, nata come sindacato dei giocatori, ha nel tempo cambiato il suo ruolo, diventando di fatto l’organo che non solo tutela gli atleti ma organizza il circuito, i tornei, le classifiche).
Attualmente Andrea Gaudenzi è parte del board di ATP Media, la società che gestisce e commercializza i diritti degli eventi tennistici professionistici (diritti tv, stampa, immagini, ecc), è quindi già ben inserito nell’organo che dirige il tour. Dopo la carriera sportiva, che l’ha portato dentro la top 20 con la vittoria di due tornei ATP e soprattutto la finale in Coppa Davis nel 1998, Gaudenzi ha iniziato una brillante carriera manageriale. Laureato in legge (titolo ottenuto già ai tempi dell’attività sportiva) e specializzato in Master in Business Administration, è sempre rimasto nell’ambiente del tennis, occupandosi anche di contratti per società di scommesse e di gaming, ed ha fondato una società di management per sportivi. Quindi è un profilo interessante, vista la sua competenza tennistica sia a livello sportivo che amministrativo/manageriale.
L’ATP ha sempre eletto nella stessa persona sia il Presidente che il CEO, non è ancora chiaro se stavolta i due compiti possano essere divisi in due cariche distinte. Nella sua lunga storia è stata rappresentata solo personaggi che provengono dal mondo anglosassone, a differenza dell’ITF che ha avuto come presidente per molti anni Francesco Ricci Bitti.
Più volte nell’anno ci sono stati incontri tra gruppi di giocatori per parlare del tema, ma non si è mai arrivati ad un accordo per il sostituto di Kermode. Si sono formate diverse correnti, e la situazione non è di facile soluzione, visto che il prossimo CEO dell’ATP avrà sul tavolo parecchi problemi da affrontare. I giocatori chiedono con forza che la fetta dei guadagni a loro spettante sia assai più cospicua di quella attuale, vedendo come riferimento l’NBA (la lega di basket Pro USA) dove i proventi sono equamente divisi tra giocatori e team. Inoltre ci sono pressioni per rivedere il calendario, la lunghezza degli incontri e molte altre questioni, relative anche al doping ed alle scommesse.
E’ probabile che la decisione definitiva verrà presa durante le prossime ATP Finals di Londra.
Marco Mazzoni
@marcomazz
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