Come rendere più appetibile un’auto elettrica ? Aumentandone l’autonomia di percorrenza. E’ questa la scelta operata da Hyundai per la Ioniq Electric, in grado di raggiungere un’autonomia di 311 km grazie a un aggiornamento del pacco batterie, la cui potenza è stata aumentata dai 28 kWh attuali ai più prestanti 38,3 kWh. Un’autonomia quella della Ioniq che, nei piani di Hyundai, supera abbondantemente le necessità di utilizzo quotidiane e settimanali di chi è solito impiegare la vettura nel percorso casa lavoro e viceversa.
Con il nuovo pacco batterie maggiorato, la potenza erogata dal motore sale dalla quota di 120 cavalli a quella di 136. Invariato invece il dato relativo alla coppia, pari sempre a 295 Nm. Ovviamente le affinità con Kona Electric sono palesi, nonostante le discrepanze in alcuni numeri (vedi pacco batterie). La tecnologia è “circolare”, così il passaggio di elementi è assolutamente nella norma. Chiusa tale parentesi, si “scopre” che la vettura è dotata di un cavo di ricarica da 7,2 kW, un aggiornamento rispetto all’attuale da 6,6 kW. In attesa che in Italia presenzino colonnine di ricarica da 100 kW (fa eccezione il comparto Tesla), sappiate che da questa tipologia di esercizio, la Ioniq Electric, necessità di 54 minuti per una carica che corrisponde a circa l’80% della capacità della batteria.
Come di consueto si affida ad un retrotreno del tipo a ponte torcente. Una scelta dettata dalla necessità di liberare spazio al pacco batterie – sui modelli ibridi è presente un sistema multilink – che non inficia sul comfort di marcia.
Marcia che si può “espletare” in tre modi differenti: Eco, Normale e Sport. Cosa cambia? L’erogazione del propulsore elettrico si fa via via più decisa e sportiva. Che poi sia lineare in ogni circostanza è un dato di fatto, dato che i 295 Nm di coppia motrice sono disponibili da 0 giri/minuto. Presenti le palette dietro al volante che comandano l’intensità del freno motore in fase di rilascio. Anche adoperando quella più intensa, è comunque meglio fare affidamento sui freni (veri) per arrestarsi completamente. Pertanto il quadro percettivo relativamente alla dinamica di guida non è mutato in alcun modo.
Non mancano le novità estetiche. E’ stata riconfigurata la griglia anteriore, che vanta il fatto di essere attiva, aprendosi e chiudendosi a seconda della specifica situazione di marcia. Nuovo il design dei gruppi ottici. Nuovi i cerchi in lega che alimentano l’efficienza aerodinamica della vettura. Ma le variabili che si possono definire inedite proseguono anche a bordo. Il sistema d’infotainment può essere ampliato sino alla versione dotata di schermo touch da 10,25 pollici. Versione che impiega pure la nuova suite di servizi denominata Bluelink. Utile anche per mantenere sotto controllo il livello di carica da remoto (con apposita app). La tecnologia promossa da Hyundai si fa poi predittiva e, sfruttando le informazioni che riceve dal sistema di navigazione, regola di conseguenza la marcia.
In arrivo a settembre la rinnovata Ioniq Electric ha un prezzo di listino di 41.000 euro. Valore di mercato che presenta la versione Tech (l’entry level). Mettendo sul piatto altri 2650 euro si passa all’allestimento più ricco, il Prime. Che offre di serie lo schermo da 10.25 pollici e la suite Bluelink.
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