Porsche Taycan, la prima elettrica del marchio arriverà a settembre. Della tecnica dell’auto si sa quasi tutto, il pacco batterie da 800 volt, i motori sincroni a magneti permanenti, i 600 cavalli di potenza. Michael Mauer, responsabile dello stile a Stoccarda ne svela altri particolari.
Due bozzetti di stile anticipano il modello di serie, avrà tratti tipici Porsche, più vicini a 911, favoriti dagli ingombri del powertrain elettrico. Sarà una vera Porsche, approvata anche da Walther Rohrl, nei mesi scorsi a saggiare il comportamento al volante della berlina.
Cofano anteriore basso rispetto ai passaruota, sfumature di Panamera nell’andamento della linea del tetto, posteriore con spalle larghe, ancora ispirato alla 911. Michael Mauer spiega il design e le scelte necessarie per far convivere il posizionamento delle batterie internamente al passo, con l’abbassamento dell’altezza generale e della posizione di guida.
“La sfida era posizionare i passeggeri più in basso possibile senza costringerli ad adottare una posizione reclinata, come in Formula 1. Abbiamo risolto la cosa con quelli che abbiamo chiamato “garage per i piedi”. Permettono una posizione di guida comfortevole anche abbinata all’altezza sportiva dell’auto.
Guardando indietro, questo diciamo “pacchetto” è stata la sfida più grande: quando poteva essere alto il veicolo? Quanto lungo e largo avrebbe dovuto essere? Quanto più in posizione verticale o orizzontale si troveranno i piloti?”. Da scoprire, quindi, la conformazione del pavimento all’interno e la concreta applicazione del concetto.
Imboccare la strada del debutto elettrico con una berlina sportiva è stata una scelta di parte. Porsche è brand sportivo, per una nuova era serviva esprimersi con il concetto che più è abbinato al marchio. Anche l’idea di un SUV per l’esordio è stata valutata. Arriverà successivamente a Taycan, con la nuova generazione di Macan.
“Non dover installare un grande motore termico sotto al cofano ci ha dato maggiore libertà per Taycan, mentre con panamera e Cayenne è una sfida completamente diversa. Possiamo basare il design più sulla 911 e questo aiuta notevolmente in termini di indentità di marca”, aggiunge Mauer.
“La mia visione è che la Taycan diventi l’icona di questa nuova era, quasi come sinonomo di auto sportiva puramente elettrica. Semplicemente come 911 è riuscita a esserlo nel suo segmento nei decenni scorsi“.
Le luci a led “spot”, i quattro elementi già visti sulla gamma con motori convenzionali, fanno parte di un insieme con chiari obiettivi aerodinamici: le feritoie più esterne canalizzano l’aria all’interno dei passaruota per scaricarla lungo la fiancata, dietro le ruote. Migliora l’efficienza, si riduce il drag e, quindi, migliora l’autonomia di marcia.
Rispetto al concept, i bozzetti svelati da Porsche sviluppano la fascia paraurti anteriore e la coda, dove il diffusore diventa elemento centrale, in assenza dei terminali di scarico. La firma, inequivocabile di Porsche, è nel taglio dei fari con striscia luminosa unica, in un taglio sovrastato dal bordo destinato a celare un’aerodinamica mobile.
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