Ben 35 milioni di euro di investimenti, sette mesi di lavoro e una nuova configurazione del complesso che guarda dritta al futuro. Porsche Engineering Group (a Nardò dal 2012) ha riaperto le porte del Nardò Technical Center e del celebre anello ad alta velocità, lungo 12,6 chilometri. Sono piuttosto chiari gli aspetti su cui si è deciso di puntare: perfezionamento e aggiornamento. Grandi miglioramenti per la “Circolare” e la “Dinamica Auto”.
La pista “Circolare” è stata interamente ri-asfalatata e dotata di un nuovo guardrail di sicurezza sviluppato dagli ingegneri di Zuffenhausen, necessario perché come noto sono testate anche vetture con velocità prossime ne non superiori (come le Bugatti) al 400 km/h. Gli interventi hanno riguardato comunque tutta la struttura, che comprende un’area di 106.000 metri quadrati e venti percorsi di prova.
L’impero della velocità, certo, ma Porsche ha predisposto il Nardò Technical Center anche per i test dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS) e il loro collaudo. E anche colonnine di ricarica rapida per auto elettriche e ibride plug-in. Nardò punta al futuro, sono novanta i clienti del mondo dell’auto: per mantenerli e aumentarli era necessario restare al top. Il complesso è una risorsa per il Salento.
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