Corteggiamento lungo e affatto facile quello tra Porsche e Formula 1. Negli anni Ottanta la Casa tedesca è stata protagonista con il brand TAG di Mansour Ojjeh e nel 1991, invece, c’è stata la sua ultima apparizione da motorista con la Footwork. È qualcosa in più di un progetto nel cassetto, è la possibilità di sviluppare un motore sei cilindri ad altissime prestazioni ed efficienza anche per un futuro stradale.
Il possibile ritorno nella massima serie è stato oggetto di discussione sin dal 2017, con l’orizzonte del 2021. Porsche presente nella commissione dei motoristi, chiamata a discutere le caratteristiche tecniche delle future power unit.
Un lavoro che, inizialmente, guardava a una rivoluzione dell’attuale concetto di power unit utilizzato dalla F1, salvo produrre una rapida marcia indietro, soprattutto sul mantenimento della componente più “critica” da gestire per potenziali nuovi motoristi che volessero cimentarsi in Formula 1: il recupero energetico sul turbo, l’MGU-H. Porsche e Aston Martin, due brand interessati a un impegno con un motore molto più semplice di quelli attuali e, soprattutto, privo del MGU-H.
Fritz Enzinger, responsabile delle attività motorsport di Porsche, ha confermato a Motorsport.com l’esistenza di un V6 di fatto completo e utilizzato al banco; una power unit sviluppata a partire dal 2017 e da uno schema destinato, in realtà, al WEC, dove Porsche ha dominato con l’ibrido composto dalla parte termica benzina 2 litri 4 cilindri.
I tecnici hanno lavorato alle modifiche necessarie per rendere il V6 originariamente pensato per il WEC un progetto competitivo in Formula 1 e l’idea era di iniziare i test nel 2019. La Formula 1 ha deciso un’altra strada tecnica, all’insegna della stabilità per il 2021.
Tuttavia, l’aspetto che può tornare d’attualità in futuro, è la conferma di come il sei cilindri al quale hanno lavorato in Porsche dal 2017 in poi possa essere un’unità rilevante anche per una supersportiva stradale. Il sei cilindri gira al banco, completo e viene utilizzato per condurre “analisi e ulteriori ordini legati al rilievo per la produzione di serie”.
Sebbene privo di MGU-H, il progetto Formula 1 2021 contemplava comunque una parte ibrida importante, caratteristiche che potrebbero tornare in gioco per una futura, nuova, generazione della hypercar Porsche, un’ideale sostituta della 918 Spyder. , con due strade molto diverse sul fronte tecnico, tra una soluzione che continui ancora sul tema dell’ibrido ad altissime prestazioni e una visione molto più radicale che punti allo sviluppo di una hypercar elettrica. Caso, quest’ultimo, che sposterebbe in avanti il debutto di un tale concetto.
L’obiettivo che avrà l’erede della 918 Spyder è di un crono al Nurburgring da 6’30”.
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