Porsche Cayenne Coupé, test drive

La moda del SUV con uno stile da coupé è stata lanciata ormai da tempo ed ha avuto certamente successo se ai precursori della BMW si sono accodate, col passare del tempo, anche Mercedes e Audi. Un’onda che parte da lontano ha coinvolto alla fine anche la 

Porsche Cayenne, la base di partenza

Un annetto abbondante dopo il lancio della più recente Cayenne, il marchio di Stoccarda ha infatti deciso di proporre la del suo Suv di maggiore prestigio.

La base è la stessa, considerata come punto di partenza ideale per una versione sportiva che si presenta con il tetto ribassato di 20 mm. I montanti anteriori e il parabrezza sono di conseguenza meno inclinati mentre è stata ampliata la carreggiata posteriore, con un allargamento della carrozzeria e dei paraurti di 18 mm nel piano di coda. Per aumentare lo spazio sopra la testa dei passeggeri posteriori, il piano di seduta dietro è stato ribassato di 30 mm. Tra i particolari caratteristici della versione c’è l’alettone mobile posteriore che fuoriesce di 135 mm una volta raggiunti i 90 km/h. Di serie è inoltre previsto un tetto panoramico fisso di 2,16 metri quadrati, che ha una superficie trasparente di quasi un metro quadrato. In alternativa e in opzione si può scegliere la copertura in fibra di carbonio e diminuisce di 21 kg il peso della vettura. La configurazione standard degli interni è a quattro posti ma, senza sovrapprezzo, è possibile avere il divano posteriore per tre passeggeri. Il bagagliaio, da parte sua, ha una capacità minima di 625 litri, che diventano 1540 abbattendo gli schienali posteriori (da 600 a 1510 litri sulla Turbo).

Come sulla Cayenne da cui deriva, i motori disponibili sono tre per altrettante varianti della Coupé. Si parte dal V6 turbo di 2995 cm3 da 340 cavalli per la versione d’accesso, proseguendo con il V6 biturbo di 2894 cm3 da 440 cavalli per la S e infine si arriva al V8 biturbo di 4 litri da 550 cavalli per la Turbo. Di serie sono previsti cerchi in lega da 20” ma è possibile montare ruote sino a 22” di diametro come sugli esemplari che abbiamo avuto modo di guidare in anteprima.

L’equipaggiamento standard comprende, a un prezzo base di 103.040 euro, il pacchetto Sport Chrono, l’assistenza in fase di parcheggio e le sospensioni pneumatiche con il sistema PASM. Non mancano altre soluzioni tecniche d’avanguardia, anche se disponibili perlopiù solo in opzione, come il retrotreno sterzante e il sistema antirollio PDCC. Sempre a richiesta si possono montare nuovi dischi rivestiti con carburo di tungsteno e, come prima, l’impianto frenante carboceramico. A bordo il sistema di infotainment e i dispositivi di assistenza alla guida sono gli stessi della Cayenne in formato tradizionale.

Porsche Cayenne Coupé, “S” come equilibrio

Per prima abbiamo provato la versione S, forse la più equilibratadella gamma con i suoi 440 cavalli e 550 Nm di coppia massima. Pur con l’ausilio di tutti gli optional funzionali, appare incredibilmente maneggevole nonostante i 2050 kg di peso a vuoto. Ottima la gestione della trazione integrale, che permette di ripartire la coppia motrice tra avantreno e retrotreno in maniera ideale in funzione delle necessità del momento.

La vettura sottosterza al limite in entrata di curva, con una funzionale reattività del retrotreno in rilascio che aiuta a chiudere le traiettorie in combinazione con il retrotreno sterzante. Le prestazioni indicano in 263 km/h la velocità massima con un tempo di 5” netti in accelerazione da 0 a 100 km/h. Le varie modalità di utilizzo della vettura, dalla Normale alla Sport+, modificano le risposte del mezzo in maniera funzionale. Il cambio automatico a otto marce si lascia usare anche in modalità manuale con l’istintivo impiego delle leve al volante.

Porsche Cayenne Coupé turbo, che grinta

Impressiona, per le prestazioni e le sue possibilità, la Turbo da ben 550 cavalli e 770 Nm di coppia massima. È infatti in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3”9 e raggiungere i 286 km/h quale velocità di punta. Leggermente più pesante della S con i suoi 2200 kg, è in grado di dare soddisfazioni anche nel misto stretto anche guidando in maniera decisamente sportiva.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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