La notizia è recentissima: stop alla produzione di Mitsubishi Pajero. Si chiude così una storia di successi durata ben 37 anni. L’antesignana dei SUV cessa di esistere, anche perchè sul futuro o su un’eventuale erede non si hanno novità in merito. I motivi? Intuibili. Troppo ingombrante, la Pajero, in un’epoca in cui le dimensioni si vanno man mano restringendo. Troppo eccessiva e fuoriscala, la 4×4 Mitsubishi, in materia di emissioni nocive, uno degli argomenti più caldi degli ultimi anni nel settore automotive.
Ci sta anche che ci si faccia prendere facilmente dalla nostalgia, adesso. A pensare a quando tutto cominciò, nel 1981. Salone di Tokyo. Nella capitale nipponica, la presentazione ufficiale, anche se i primi disegni e progetti risalivano al 1973 e ’78. Qualche mese, e nel maggio ’82 il lancio sul mercato.
Si presenta per quello che è, una macchina per i percorsi più difficili e l’off-road, ma si comporta bene anche sull’asfalto. Telaio naturalmente con longheroni e traverse, trazione posteriore (era inseribile anche quella anteriore) e differenziale autobloccante. Debutta con 6 motorizzazioni diverse, benzina e diesel, tutte 2 e 3 litri. In Italia arriva nel 1983 col 2.3 TD, e in seguito anche il 2.5 turbodiesel.
Gli anni Ottanta portano anche una serie di rinnovamenti, il più importante certamente quello del 1988, quando entra in listino il potente V6 3 litri a benzina.
Quest’ultimo propulsore, e il turbodiesel da due litri e mezzo, sono i protagonisti della seconda generazione Pajero, che debutta nel 1991. Per quasi un decennio, Pajero inizia a diventare il fuoristrada più diffuso, supportato anche dalle vittorie nella Parigi-Dakar, cominciate già nel 1985 con il modello L040 e proseguite addirittura fino al 2007.
Grande novità tecnologica della seconda generazione è il Super Select 4WD, che rivoluziona il sistema di trasmissione consentendo al guidatore di scegliere tra trazione posteriore o integrale con ridotte e blocco differenziale.
Forme più allungate per la terza serie, inaugurata nel 1999. Pajero, in questa versione, arriva a sfiorare i 5 metri di lunghezza. Tre motorizzazioni, la più venduta è il 3.2 DI-D 16 valvole a iniezione diretta, mentre la trasmissione Super Select si evolve, diventando SS4-II: la miglioria è tutta elettronica, con una maggiore distribuzione di coppia al posteriore. Ne risente la guida, più comfortevole.
L’ultima generazione Pajero nasce nel 2006 e dura 13 anni, anche attraverso continue modifiche e restyling. È la serie delle innovazioni tecnologiche: viene rinforzata la scocca, aumentata la potenza dei motori, rinnovati gli interni, resi eleganti con tanto di sistema hi-fi. Insomma, è in questo periodo, dal 2010 in poi, che Pajero inizia ad assumere i contorni di uno Sports Utility Vehicle. O almeno, rimane un fuoristrada che influenza fortemente l’ascesa dei SUV.
Da qualsiasi lato la si voglia interpretare, Mitsubishi Pajero ha tutti i diritti di prenotare un posto nella tavola delle vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, fuoristrada e non. Solo il tempo dirà se riusciremo a reincontrarla, un giorno.
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