Lotus Evija: potente, leggera, hyper

Doveva mantenere il mantra di casa Lotus e c’è riuscita, risultando leggera a livelli massimi. Ma verrà valutata anche secondo altri parametri. Evija, opera prima composta a più mani e con diverse prime volte. Come il telaio monoscocca, finora mai apparso su una stradale del marchio di Hethel. Un telaio costruito dalla CPC di Modena in stile F1 e dal peso totale di soli 129 kg.

I motori, quattro e ciascuno da 500 cavalli, sono realizzati da Integral Powertrain. La potenza di sistema sarà di 2.000 cavalli, valore posto da Lotus quale obiettivo da raggiungere, con 1.700 Nm di coppia motrice. Quattro motogeneratori compatti, ciascuno completo di un ingranaggio planetario a trasferire la coppia a un semiasse e, da lì, alla ruota.

Ovviamente è possibile operare il torque vectoring dalla singola gestione dei motogeneratori, alimentati da un pacco batterie da 70 kWh. Sul powertrain c’è la firma di Williams Advanced Engineering.

La scheda tecnica di Lotus Evija dichiara tempi di ricarica fino a 12 minuti, a condizione di poter accedere a una postazione da 350 kW. Presa ospitata al retrotreno. L’autonomia di marcia dichiarata è di 400 km nel ciclo WLTP.

AERODINAMICA

Lotus compie il primo passo elettrico – altri potrebbero arrivare, dove non full electric certamente elettrificati, vedi il SUV sviluppato grazie al supporto Geely – sfoggiando una cura aerodinamica esaltante anche dal punto di vista estetico.

Il dettaglio che definisce il retrotreno sono i due canali Venturi, scavati intorno alle ruote posteriori. La gestione dei flussi attraversa le superfici, dall’anteriore con lo splitter bi-plano alle aperture sul cofano anteriore. Flussi canalizzati per scorrere lungo la fiancata nel canale scavato sulle portiere, fino a essere scaricati in coda, al di sopra del diffusore. Un contributo all’efficienza aerodinamica e pulizia stilistica lo offrono anche le due telecamere a scomparsa che sostituiscono gli specchietti retrovisori, una terza, posta sul lunotto, rimpiazza lo specchietto interno.

ALA MOBILE

Migliora la resistenza all’avanzamento e l’efficienza del diffusore. In modalità Track, poi, l’ala posteriore mobile modifica l’inclinazione grazie alla funzione DRS, per ottimizzare deportanza e ridotto drag. Le altre modalità di guida, selezionabili dal volante e mediante un manettino, sono Eco, City, Tour, Sport.

INTERNI MINIMAL, COME TRADIZIONE

È la centrale di comando in punta di pollice, completata dal tunnel sospeso e dai comandi touch con feedback tattile. Replica il pendio di una pista da sci, nelle intenzioni dei designer Lotus. Abitacolo minimal come d’abitudine, reinterpretato per mettere in bella mostra le parti della scocca in fibra di carbonio. Non manca la connettività remota via cloud, per gestire l’auto a distanza.

LA PIù LEGGERA DI TUTTE

Tornando alle prime volte celebrate da Lotus Evija, l’illuminazione firmata Osram introduce fari full laser, abbaglianti e anabbaglianti. Primatista di potenza, dovesse confermare il dato “target”, Evija è anche la hypercar elettrica stradale più leggera che andrà sul mercato: 1.680 kg. Massa principale è il pacco batterie agli ioni di litio, installato in posizione posteriore centrale, dietro i sedili. Peso di un progetto da 4 metri e 60 centimetri di lunghezza per 2 metri di larghezza e 112 centimetri in altezza.

CERCHI E SOSPENSIONI

I cerchi in magnesio da 20 e 21 pollici, le pinze freno forgiate e i dischi carboceramici, sono dettagli secondari che limitano in parte le masse. Sul fronte sospensioni, la tecnica è da auto da corsa, con triangoli sovrapposti sui due assi, ammortizzatori adattivi a tre elementi, installati al centro e non sulle ruote, altra attenzione alla disposizione delle masse.

POTENZA E LISTINO

Quanto va forte Lotus Evija? Dichiara oltre 320 orari di velocità massima, uno zero-cento inferiore ai 3”. Ancor più impressionanti, però, sono gli obiettivi dello 0-300 km/h in meno di 9”, il 200-300 orari in meno di 4”.

L’avvio della produzione è atteso nel corso del 2020, la hypercar è già ordinabile, ne verranno realizzati solo 130 esemplari, ciascuno con un prezzo di listino a partire da 1 milione e 880 mila euro, tasse escluse. Per bloccare una Evija bastano 276 mila euro di deposito.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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