Cuore sportivo. La Hyundai è sbarcata al Salone di Francoforte in grande stile presentando tutta una serie di modelli che hanno una matrice ben definita. Il tratto distintivo è di natura sportiva partendo da una vettura da corsa, che parteciperà al campionato internazionale turismo elettrico fino ai modelli da strada con look davvero molto accattivanti.
Da Hyundai i10 N Line a Hyundai Veloster N ETCR, passando per una Hyundai i30 N Project C che dà le vitamine alle prestazioni con una formula diversa dall’incremento di potenza e coppia sul propulsore.
Poi c’è Hyundai 45 Concept, diversa perché rappresenta un’idea sulle scelte funzionali di un elettrico futuro. Lo fa riprendendo stilemi che furono della Hyundai Pony Coupé Concept, ricorrenza che spiega il perché de “45”: gli anni dal debutto di quella show car, poi diventata Hyundai Pony.
Da 45 Concept inizia il racconto di Hyundai al Salone di Francoforte, perché è la più originale e futuristica. Le linee tutte spigoli non potrebbero rifarsi meglio agli anni Settanta. Vintage che si ferma qui, per aprire – letteralmente – le porte al futuro: soluzione scorrevole sia davanti che dietro, accessibilità inedita grazie alle sedute rotanti e l’assenza del montante centrale. Alla base delle portiere anteriori è posizionata una barra di led di stato, a indicare la carica residua delle batterie.
Come tante elettriche, la filosofia progettuale prevede lo “skateboard” destinato al pacco batterie, al motogeneratore e alle sospensioni, sopra al quale si innesta la cellula abitacolo. Minimal come tendenza estetica impone, meglio se con richiami all’arredamento di interni: pelle, tessuti, legno, sono i materiali a bordo. Plancia composta dalla strumentazione e da proiezioni virtuali sulle superfici, in sostituzione di un unico display dell’infotainment.
Concept “aperto” alla guida autonoma, nel senso di uno sviluppo integrabile sulla piattaforma elaborata da Hyundai.
Per un’idea di sviluppo futuro, la concretezza della nuova generazione di Hyundai i10. Più spaziosa a bordo pur con ingombri invariati, è citycar interessante già nelle proposte “base”. A Francoforte si svela la i10 N Line, allestimento sportiveggiante già ripreso da i30 e Tucson, tra gli altri. Non ha i contenuti delle Hyundai N ma strizza l’occhio all’estetica aggressiva.
Hyundai i10 N Line si differenzia in pochi ma essenziali tratti. La calandra è più ampia, ingloba il profilo del paraurti delle versioni classiche. Modifica le luci diurne a led, da elementi circolari a tre barre integrate nella calandra. I dettagli rossi personalizzano il frontale e i mozzi ruota, cerchi di serie da 16 pollici. Abbinamento bicolore, tetto-carrozzeria, con 6 tinte mixabili a 2 colori di tetto.
Motori e cambio sono della gamma standard, quindi 1.0 turbo benzina da 100 cavalli e 172 Nm, benzina 1.2 litri da 84 cavalli e 118 Nm. Entrambi con cambio manuale 5 marce.
Alza i contenuti della sportività Hyundai i30 N Project C. Potenza e coppia di i30 N Performance non cambiano (275 cv; 378 Nm in overboost). Non cambia la trasmissione manuale 6 marce. Cambia molto del resto. Ben 50 kg in meno il peso dichiarato, riduzione ottenuta con numerosi particolari in CFRP, dal cofano motore (-7,2 kg) alle minigonne (-500 gr. Ciascuna), continuando con l’inserto diffusore al posteriore (-386 gr.).
L’aerodinamica frontale ha nello splitter un elemento nuovo, stavolta però con un aggravio di peso di 240 grammi. Nulla se confrontati con i 22 kg risparmiati dai cerchi forgiati OZ, nella misura da 19 pollici.
Project C rappresenta il primo impiego del composito CFRP – Carbon Fiber Reinforced Plastic su una Hyundai stradale, polimero che sta anche a bordo, nel guscio dei sedili Sabelt, con regolazione manuale e in grado di un apporto di 7,5 kg ciascuno alla missione leggerezza.
Continuare l’elenco dell’alleggerimento è dire dei portamozzi posteriori in alluminio anziché in acciaio (-4,66 kg ciascuno). Minor peso e posizionato più in basso, visto il baricentro ridotto di 8,8 mm rispetto a i30 N Performance.
L’assetto riceve molle più rigide e accorciate, ammortizzatori dalla diversa taratura e un’altezza da terra del corpo vettura inferiore di 6 mm. Interessante sulla dinamica di marcia la barra di irrigidimento installata al posteriore.
Specializzata per la pista e solo per quella, infine, è Hyundai Veloster N ETCR. Nel turismo internazionale Hyndai corre con i30 N TCR e Veloster N TCR, esperienza della divisione Motorsport di Alzenau, in Germania, confluita nel progetto elettrico che verrà approntato in due esemplari per gareggiare, dopo i test di sviluppo che inizieranno a settembre.
Specifiche tecniche da regolamento, Veloster N ETCR ha il motore posto in posizione posteriore centrale e due ruote motrici, posteriori.
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