Mentre si spera che Sebastian Vettel e Charles Leclerc possano farci esultare in pista, c’è una Ferrari che continua a dominare. La Casa di Maranello infatti, in campo industriale, ha registrato ottimi risultati per quanto riguarda gli utili lordi del primo trimestre. Ampiamente superate le previsioni degli analisti, la Rossa punta, dal punto di vista finanziario, a un ambizioso 2019.
Nel corso della presentazione dei risultati agli investitori, l’a.d. Louis Camilleri ha parlato anche dell’arrivo dei nuovi modelli, dopo il lancio di Ferrari F8 Tributo al Salone di Ginevra. Dall’ibrido e dal futuro sport utility Purosangue, arriveranno i modelli sui quali fare leva per sfruttare le opportunità presenti sul mercato cinese, dove il Cavallino rampante ha registrato un +79% nelle consegne nel periodo gennaio-marzo.
Svelata la F8 Tributo, manifesto dell’otto cilindri più prestazionale di sempre su una Rossa, il prossimo passo sarà nella direzione dell’elettrificazione sotto forma di ibrido. Materia già padroneggiata con LaFerrari, prima ancora con il concept 599 HY-Kers.
Il modello che verrà presentato a fine maggio andrà a inserirsi nella famiglia degli 8 cilindri a motore posteriore centrale, secondo le indiscrezioni emerse negli ultimi 12 mesi di collaudi e muletti avvistati su strada. È la prima applicazione attesa dell’ibrido, non resterà l’unica. Sarà chiaramente di stampo superprestazionale e consentirà di oltrepassare i 720 cavalli espressi dal V8 turbocompresso da 3.9 litri.
“Il secondo modello che lanciamo quest’anno sarà presentato in una première mondiale a Maranello alla fine del mese. Una supercar ibrida, una vera bellezza”, ha dichiarato Camilleri.
Lo scorso anno, dalla registrazione di un brevetto si ebbe notizia di una soluzione tecnica ibrida di altissimo profilo. Quanto, di quel sistema, si tradurrà in tecnologia destinata alla strada, si saprà nel corso dell’evento di fine maggio. Trattasi del dispositivo di turbo elettrico con divisione fisica del compressore e della turbina, per un recupero d’energia e un’attivazione del compressore gestiti dall’elettronica e alimentati da un attuatore elettrico. È la filosofia del sistema MGU-H adottato in Formula 1, per intenderci.
A questa componente è abbinabile il classico ibrido con recupero d’energia di tipo cinetico e sviluppo della potenza elettrica direttamente sull’albero motore.
Non resterà l’unico passo nella direzione dell’ibrido, visti gli insistenti rumours che vorrebbero, successivamente all’elettrificazione del V8, la proposta anche di un V6 turbocompresso con supporto elettrico. Scenario da verificare nel corso del 2019, 12 mesi nei quali scopriremo complessivamente 5 nuove Ferrari.
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