Per un campionato di Formula 1 agli sgoccioli c’è una stagione di Formula E al cancelletto di partenza. Due ePrix in Arabia Saudita, scenario scoperto un anno fa quello di Ad Diriyah, segnano il via della Stagione 6 mai così folta di presente ufficiali in griglia.
Mercedes e Porsche le new entry, DS Techeetah con entrambi i titoli da difendere, Audi Sport a lanciare l’assalto con una formazione piloti invariata e, ancora, BMW, Nissan, Jaguar, Mahindra, i cinesi di NIO, oltre ai privati di Geox Racing, Envision Virgin, Venturi.
Sarà un campionato di Formula E con alcune novità regolamentari, legate alla potenza disponibile nelle fasi di Attack Mode ma, soprattutto, con l’obiettivo di riportare gli ePrix alla filosofia originaria di una serie con l’efficienza energetica centrale.
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La previsione di una riduzione dell’energia residua pari a 1 kW per ogni minuto in cui la gara vivrà un’interruzione, porterà a rivedere le strategie di corsa e gestire maggiormente il consumo, dopo una Stagione 5 spettacolare per ePrix corsi come vere gare sprint.
I test di Valencia hanno portato in pista i powertrain evoluti, quanto possano considerarsi rappresentativi i risultati si scoprirà da venerdì, con la prima qualifica e il primo ePrix.
In casa Porsche è Pascal Zurlinden, direttore dell’attività motorsport, a fissare il target: “I test non sono davvero rappresentativi, perciò non siamo certi di dove ci posizioniamo.
Siamo molto ben preparati in vista delle prime due gare e naturalmente saremmo felicissimi di prendere punti con la 99X Electric.
In generale l’obiettivo è sempre lo stesso, vincere le gare. Sappiamo tuttavia della forza dei nostri avversari, 10 costruttori e 12 team altamente professionali. È inutile dire che li rispettiamo ma siamo pronti alla sfida”.
Sfida da lanciare a DS Techeetah, campioni in carica davanti a una Nissan e.dams che, nel passaggio alla Stagione 6, ha dovuto rinunciare alla peculiarità tecnica del duplice motogeneratore, schema vietato dalla Federazione.
“Abbiamo concluso la scorsa stagione con la vittoria a New York e una gran serie. Penso siamo ben posizionati per proseguire quella striscia nella Stagione 6. I nuovi regolamenti fanno sì che partiamo con una soluzione aggiornata, a motore singolo, però la monoposto è apparsa molto forte nei test”, ha commentato Sebastien Buemi.
Nissan dove si è messo in mostra Oliver Rowland, all’ultimo istante chiamato a rimpiazzare un Alex Albon pilota eletto accanto a Buemi per il campionato 2018-2019, salvo approfittare della chance unica di guidare per Toro Rosso in Formula 1. Com’è finita è nell’esplosione del talento tailandese.
“Arrivo al via del campionato con un anno intero di esperienza e rappresenta un bonus enorme rispetto alla scorsa stagione. Mi sento molto più preparato e so cosa attendermi. Nissan ha fatto un brillante lavoro con il powertrain aggiornato”, le parole di Rowland.
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