Festival della Tecnologia, capire il futuro al Politecnico di Torino

La tecnologia ha trasformato la nostra vita, idee e invenzioni hanno generato i grandi cambiamenti, il genere umano è protagonista della continua evoluzione. C’è stato l’uomo che ha scoperto il fuoco e quello che ha inventato i trasporti, l’uomo che ha avviato la strada del digitale e quello che esplora in continuazione il futuro e anticipa gli scenari. E oggi l’uomo lavora per inquinare di meno e salvare l’ambiente.

La vita umana ha firmato e accompagnato secoli e secoli di innovazioni, cambiamenti, sorprese, con un comune denominatore: la tecnologia che cambia la vita. Alla base di tutto questo la curiosità, lo studio, la sperimentazione, la voglia di guardare avanti, risorse umane nate individualmente e sviluppate con il contributo dello studio e della conoscenza. E l’Università come palestra di sperimentazione, come fuoco per alimentare la curiosità. Così, con la tecnologia come elemento da innovare e la vita di tutti i giorni come quaderno di applicazione, il Politecnico di Torino vuole celebrare a 160 anni dalla sua fondazione nel miglior modo possibile, con il Festival della Tecnologia, un appuntamento di caratura mondiale pensato per “proporre una riflessione ampia sul rapporto tra tecnologia e società, per avvicinare i cittadini al metodo scientifico e rafforzare il dialogo tra università e società civile.

RACCONTARE E INCONTRARE

Il Festival della Tecnologia andrà in scena a Torino dal 7 al 10 novembre 2019, ne parliamo in largo anticipo perché la macchina organizzativa avrà un intenso ma rapido percorso. Il concetto di base è raccontare la tecnologia attraverso le persone e raccontare le persone attraverso la tecnologia”, un programma pensato per utilizzare strumenti diversi e offrire al grande pubblico di ogni età laboratori didattici e workshop, allestimenti interattivi e incontri con scienziati, artisti, sociologi, scrittori di fama internazionale.

Una occasione per verificare di persona come può cambiare il mondo, dalla mobilità alle abitudini, un appuntamento di valore internazionale“Uno dei primissimi momenti di questa portata specificamente dedicati a una riflessione sulla tecnologia, sul ruolo che ha avuto nella nostra storia e che avrà nell’affrontare le sfide future (dalle modifiche del clima alla rivoluzione digitale, dalla genetica alle energie rinnovabili, ecc.), promuovendo un dibattito partecipato e accessibile a tutti che si occupa di temi vicini alla vita delle persone e che utilizza anche linguaggi inediti per il mondo della tecnologia, come l’arte, il teatro, la letteratura e la musica“.

PARTNER PRESTIGIOSI

Al tempo stesso, il Politecnico propone un Festival che è espressione non solo dell’Ateneo ma anche di una rete ampia e diffusa di partner coinvolti dal prestigioso ateneo torinese, cioè centri di ricerca nazionali e internazionali, istituzioni pubbliche e imprese private, esperti, personalità e testimoni. Una vera e propria rete in grado di costruire un programma molto ricco di iniziative che a partire dalle sedi del Politecnico si estenderanno alla città quasi a realizzare un “Festival diffuso” su un territorio, come quello torinese e piemontese, che da secoli è fortemente connotato dalla tecnologia e dall’innovazione. Un territorio, però, che dall’altra parte ha fatto della cultura e dell’integrazione tra linguaggi differenti la sua seconda vocazione, e nel quale il Politecnico si fa promotore di un dialogo con la città e l’intera società, anche uscendo fisicamente dagli spazi dedicati all’accademia. 

CIRCOLO DEI LETTORI

In questa ottica va inserita la stretta collaborazione tra il Politecnico e le realtà culturali del territorio per il Festival della Tecnologia, prima tra tutte il Circolo dei Lettori, diretto da Maurizia Rebola, che nei quattro giorni dell’evento ospiterà incontri e dibattiti e dove è stata presentata la manifestazione.

“Il Politecnico intende massimizzare il suo impatto sulla società ancor più di quanto non abbia fatto in passato e uno dei modi per farlo, a fianco di didattica, ricerca e trasferimento tecnologico, è proprio promuovere occasioni di confronto e di approfondimento su temi di grandi rilevanza, aperti a tutti i cittadini. Il Festival della Tecnologia è il contributo che il Politecnico vuole dare alla sua Torino, al Piemonte e al Paese in occasione del nostro 160° compleanno, un tassello della strategia complessiva di condivisione della conoscenza e di ruolo civile dell’Ateneo”, ha spiegato Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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