Audi, la prova di A6 Allroad Quattro

Non è esattamente la macchina simbolo della “Beat Generation”, ma a 50 anni dalla scomparsa di Jack Kerouac, sarebbe stato quantomeno originale viaggiare attraverso la profonda America con la  che …”on the road” ci sa stare e anche bene, davvero in ogni condizione.

LA NUOVA GENERAZIONE

A vent’anni dal lancio della prima generazione – ora siamo alla quarta – Audi A6 Allroad Quattro si rinnova fedele ai suoi stilemi e alle sue caratteristiche rese ancora più complete e soddisfacenti dall’avanzare della tecnologia. E nomen omen stupisce su ogni terreno, su ogni strada (allroad), appunto. Dall’asfalto dello splendido percorso ondulato, veloce e tecnico che dal gioiello di Porto Piccolo, la Porto Cervo di Trieste, fa raggiungere i boschi incantati della Slovenia; fino allo stupendo offroad che attraversa la stessa foresta su uno sterrato ricoperto di foglie e di colori autunnali, per poi tornare alla base senza mancare di dare uno sguardo alle foibe di un’Italia che non c’è più mentre si sfiora Basovizza.

MODELLO VECCHIO STAMPO

Morale: se qualcuno cerca un’alternativa diversa (e superlativa) ai Suv, può tranquillamente puntare su un veicolo del genere che in Italia ha il suo fascino come dimostrano le vendite: 10.500 immatricolazioni in Italia che resta il quinto mercato mondiale per la Casa dei Quattro Anelli, inteso ovviamente come A6, una berlina di classe superiore, cioè il punto di riferimento dove trasferire tutta la qualità e la tecnologia che possono arrivare da modelli ancora più alto di gamma. E come spiega Rosa Gizzi, responsabile prodotto, la nuova Allroad è l’ultima nata della famiglia A6 che da gennaio ad oggi ha immatricolato già 3.300 unità: “Puntiamo ad un mix del 10% come Allroad, mentre la berlina sarà al 20% e la Avant al 70%”.

CONIUGA DIVERSI STILI

E il potenziale c’è tutto, perché questa “tuttofare” di altissimo livello è la sintesi tra un’ammiraglia, come appunto la berlina A6, la coupé quattro porte A7, la wagon di lusso (A6 Avant) e Suv e crossover come Q5, Q7 e Q8. Un concentrato di tecnologia, si diceva, capace di garantire prestazioni e comfort praticamente totali con sospensioni pneumatiche adattive, gestione elettronica della dinamica di marcia Audi Drive Select e motore V6 3.0 (55) TDI. Propulsore fantastico da 349 cv sublimato dal Mild-hybrid a 48 Volt, che lo rende pulito e sostenibile nonostante prestazioni mostruose (0-100 in 5”2), con dichiarati 13 km di consumo a litro e 168 g/km di emissioni di CO2.

La rivincita del Diesel, figlia anche del selettore di marcia che in Dynamic fa apprezzare il DNA sportivo di Audi, sta nella doppia sovralimentazione con EAV. Più semplicemente, un compressore a funzionamento elettrico, che “assiste” in determinate fasi  il tradizionale turbo spinto dai gas di scarico. Così, grazie all’impianto a 48 Volt, il compressore elettrico spinge immediatamente l’aria non appena si aziona l’acceleratore, eliminando il problema dell’inerzia dei normali turbo.

ALLESTIMENTI E DOTAZIONI

Le varianti motoristiche offerte su A6 Allroad Quattro, con lo stesso V6 3.0, hanno 231 e 286 Cv per prezzi che vanno dai 67.550 euro della meno potente ai 75.500 di quella da 349 cv. Superfluo aggiungere che sono sempre presenti la trazione integrale Quattro e il cambio automatico Tiptronic a 8 rapporti. Sempre di serie su tutte le versioni anche l’altro autentico gioiello a disposizione di Audi A6 Allroad, cioè le sospensioni pneumatiche adattive. Assicurano una escursione massima di 60 mm dell’altezza da terra trasformandolo in un quasi Suv.  L’assetto varia in funzione della velocità e del programma di marcia selezionato. Nelle modalità “auto” e “comfort” la vettura resta a 13,9 cm dal suolo.

In “dynamic” la A6 Allroad Quattro si abbassa ancora (12,9 cm) per migliorare prestazioni su asfalto e aerodinamica. Con il programma “allroad”, invece, la luce da terra aumenta di 30 mm rispetto allo standard (sino a 80 km/h), mentre, in “offroad/lift”, l’assetto viene rialzato rispetto al livello standard di 45 mm, anche se solo sotto i 35 km/h.

Aggiungeteci le protezioni sottoscocca – praticamente invisibili dal punto di vista estetico – e un design complessivamente ancora più aggressivo con l’Audi single frame a sei listelli verticali di alluminio e questa Audi A6 Allroad lunga 4,95 metri, larga 1,90 e alta 1,50 (passo a 2,93 metri) si trasforma in qualcosa di elegantemente inarrestabile, con spazi comodi anche al posteriore e un bagagliaio capace di arrivare fino a 1.680 litri, da grandi viaggi, appunto. Quelli che sarebbero piaciuti a Kerouac.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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