Audi fa esordire nel comparto delle “ruote alte” il nuovo crossover cittadino A1 Citycarver. Anche se ambisce al titolo, non è una “Q” e lo conferma la griglia ottagonale tipica dei SUV di Ingolstadt che rimpiazza quella classica esagonale delle altre Audi.
A1 Citycarver è più alta di cinque centimetri rispetto alle Sportback e mostra mostra una personalizzazione esterna più marcata, con prese d’aria, passaruota, minigonne e protezioni sottoscocca che la rendono più muscolare e anche spigolosa.
Non solo forma, la luce dal suolo dii 15,3 centimetri permette un angolo di attacco di 21,7° e di uscita di 16,6°. Utili per disimpegnarsi in molte situazioni, anche nella jungla cittadina.
Un aspetto deciso, che si esprime in 4,05 metri di lunghezza (1,7 cm in più di A1). E che contribuisce aun prezzo superiore, rispetto alla Sportback di 2.100 euro. Citycarver parte da 23.950 euro. Disponibile con il tre cilindri 1.0 da 95 cavalli (25 TFSI, cambio manuale a cinque marce, da 23.950 euro) e da 116 cv (30 TFSI). Arriverà anche il 1.5 quattro cilindri (la 35 TFSI) da 150 cavalli.
Sono due gli allestimenti dell’A1 Citycarver. Quello base, offre la plancia digitale, digitale, con cruscotto da 10,25 pollici e display in plancia a partire da 8,8″, ed Admired, che con 900 euro aggiuntivi mette sul piatto i cerchi da 17”, clima automatico, Audi Smartphone Interface, assistenza in parcheggio, volante in pelle multifunzione e retrovisori elettrici ripiegabili.
Il pacchetto di infotainment soddisfa con il sistema MMI plus, che dispone dell’hotspot Wi-Fi, dell’assistente vocale Amazon Alexa, d’informazioni su viaggi, parcheggi e viabilità, dell’accesso a Twitter e alla casella e-mail oltre che della navigazione con Google Earth. Ma soprattutto ci sono Android Auto e Apple CarPlay, con la connessione wireless. Una “chicca” per questo segmento.
Per le strade di Amburgo abbiamo guidato A1 Citycarver 30 TFSI da 116 cavalli, dotata del cambio automatico a doppia frizione a sette marce S Tronic (1.850 euro in più rispetto al manuale a sei rapporti). Non poteva esserci teatro migliore della città più giovane della Germania per un’auto dedicata ai ragazzi. Non a caso la rivale d’elezione è MINI a cinque porte.
Il parallelo ci sta, l’abitacolo ha un’abitabilità simile, buona per quattro, sacrificata per cinque. Audi è in vantaggio per il bagagliaio più capiente, da 335 a 1.090 litri.
La crossover cittadina ha messo in mostra un notevole comfort acustico e di marcia e soprattutto un grande equilibrio generale. La taratura personalizzata di molle e ammortizzatori la rende neutra e precisa, ben assistita dallo sterzo. Il binomio motore-cambio automatico, grazie anche ai 200 Nm di coppia da 2.000 giri, è perfetto. La polivalenza, senza essere mai seduta (0-100 in 9,5 secondi) è la dote principale della piccola Citycarver, che ha dato buoni indizi anche per la percorrenza, intorno ai 15 km/litro
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