Otto anni dopo, era il 2011 quando Pomigliano d’Arco chiuse i battenti dopo ben 43 anni di onorata carriera, lo storico stabilimento e l’Alfa Romeo si ritrovano. La notizia ha un sapore di antico, basti pensare alla mitica Alfasud, ma anche di novità visto ciò che verrà prodotto all’interno dello stabilimento campano.
L’ultima berlina a trazione anteriore, prima della Giulia, è stata anche l’ultima vettura del Biscione a uscire dalle catene di montaggio. La prima, del nuovo ciclo, che uscirà dalla fabbrica campana sarà la versione di serie del concept visto a Ginevra.
Ritorno reso possibile dal piano di investimenti previsti da FCA: quasi 1 miliardo di euro per produrre il C-SUV Tonale, ma anche la prossima generazione della Panda, che vedrà la luce nel 2020 e che sarà anche in versione ibrida.
L’azienda lo ha annunciato ai sindacati nell’incontro al ministero del Lavoro in cui è stata rinnovata la cassa integrazione straordinaria per un anno per i circa 4.500 lavoratori, misura legata alla riorganizzazione della fabbrica in vista dell’arrivo delle nuove produzioni. L’investimento è iniziato nel mese di agosto con l’installazione di robot di nuova generazione per la verniciatura e interesserà nei prossimi mesi tutte le aree e i reparti della fabbrica.
“Una grande notizia per Pomigliano e per il Paese”, commentano i sindacati che chiedono a FCA di dare il via agli investimenti anche negli altri stabilimenti italiani dell’auto.
“La partenza degli investimenti a Pomigliano è non solo fondamentale per assicurare un futuro di piena occupazione alla storica fabbrica campana, ma è il segnale inequivocabile che il piano industriale va avanti, anche a dispetto del fatto che il settore automotive stia attraversando un ciclo negativo. L’investimento è per il suo ammontare una notizia rilevante per l’economia italiana e confidiamo che possa presagire al lancio degli altri modelli previsti nel piano industriale per Mirafiori, Cassino e Modena, così da poter saturare tutti gli stabilimenti di montaggio, stampaggio e motori”, commenta Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore auto.
“Adesso è fondamentale dare gambe anche agli altri investimenti previsti dal piano industriale presentato a Balocco e poi a Mirafiori per dare rilancio anche ad altri siti italiani partendo da Cassino, Mirafiori e Modena”, afferma Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl.
“La Fiom – spiegano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli, e i delegati Fiom degli stabilimenti di Pomigliano e Nola – è consapevole dell’impatto negativo che la cassa integrazione ha sul salario delle persone, per questa ragione ritiene fondamentale raggiungere l’obiettivo della piena occupazione. L’accordo raggiunto sarà discusso e votato dall’assemblea”.
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