WUHAN (CINA) – L’Italia saluta il , decisiva per la squadra di Meo Sacchetti la sconfitta per 67-60 contro la Spagna. Gli azzurri hanno resistito fino a due minuti dal termine, grazie soprattutto ad una straordinaria difesa guidata da Biligha e Datome, ma in attacco le percentuali sono rimaste bassissime per tutto l’incontro con solo il 35% (23/65) dal campo. Inutili i 15 punti di Danilo Gallinari e i 12 di Luigi Datome: l’Italia torna a casa, mentre la Spagna del CT Sergio Scariolo prosegue il suo cammino nella competizione iridata.
Super Italia in difesa e cinica in attacco ad inizio partita, dopo i prim i 7′ il punteggio è 15-5. La Spagna però alza la testa e accorcia fino a pareggiare allo scadere del primo quarto. La squadra di Meo Sacchetti soffre all’inizio del secondo periodo e gli iberici provano ad allungare, ma la partita è tesa, la posta in palio è alta e il punteggio resta basso. Danilo Gallinari sale in cattedra e dirige l’orchestra: l’Italia torna a contatto e negli ultimi secondi prima dell’intervallo torna sul +1. Monumentale la partita di Biligha in difesa per tutta la prima parte di gara, ma la Spagna riesce comunque a segnare 16 dei suoi 29 punti nel pitturato. Ad inizio ripresa gli azzurri sembrano più nervosi dei loro avversari, ma il capitano Gigi Datome sceglie il miglior momento per prendere per mano i suoi compagni e per tenere l’Italia aggrappata alla partita. Dall’altra parte, però, c’è Hernangomez che continua a sparare da dietro l’arco e a trovare il fondo della retina. La squadra di Sacchetti non vuole mollare e dal -6 torna a -2 e Scariolo è costretto a chiamare time-out a 2′ dal termine del terzo quarto. Belinelli si sblocca dopo un 2/11 nella prima mezz’ora e con una magia pareggia sul 50-50: a 8′ dalla fine è tutto in parità. Per quasi quattro minuti si segna solo coi tiri liberi, ma nel momento più importante, sul 53-52, Danilo Gallinari trova una tripla fondamentale che vuol dire due possessi di vantaggio. La difesa deve restare unita ed è quello che prova a fare con Biligha e Datome, ma Iull accorcia sul -2 dalla lunetta, Clavert pareggia sul 56-56 e Rubio porta in vantaggio la Spagna. Time-out Sacchetti a 2’48” dalla fine. Si gioca sul filo del rasoio: l’Italia però non riesce a costruire niente di pericoloso in attacco. Con Rubio dalla lunetta gli iberici salgono a +4 e Gasol, con l’aiuto del ferro, fa +6. Non c’è più niente da fare: l’Italia saluta il Mondiale e torna a casa. Vince la Spagna 67-60.
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