CASALE MONFERRATO – Il tiro da tre è un fattore sempre più determinante nella pallacanestro moderna. Lo sottolinea più volte il coach della Junior Novipiù Casale, Mattia Ferrari. Lo confermano le statistiche presentate nel nuovo numero del magazine della squadra. Lo sviluppo del basket, con gli atleti che possono coprire più campo in meno tempo, porta a una minore incidenza dell’uno contro uno in post e a un maggior ricorso al tiro da tre.
I NUMERI – La Novipiù sta cercando per questo di adattarsi, sta cercando di giocare una pallacanestro più veloce, in linea con le caratteristiche dei giocatori e del campionato nel suo complesso. Nel girone d’andata, infatti, Casale ha registrato una media di 89,3 possessi a partita, quasi quattro in più della Lavoropiù Bologna e oltre cinque in più di Bergamo, che hanno chiuso in testa i rispettivi gironi di A2. Le statistiche fanno emergere come Casale cerchi il tiro nel 34% dei casi per possesso anche più dell’Olimpia Milano che sta dominando la A1, e addirittura più del Real Madrid campione d’Europa in carica (32,4% di tiri dall’arco per possesso).
PINKINS MIGLIOR TIRATORE – Tuttavia, un ricorso così elevato alla soluzione dalla distanza può essere controproducente se alla quantità non si abbina la qualità. Casale si ferma al 32% di realizzazione da tre: nel solo girone ovest ben nove squadre fanno meglio dalla distanza, su tutte Latina che tira col 39% dall’arco in stagione, e solo Rieti fa peggio (31%). Non va così tanto meglio se si guardano alle statistiche individuali. Il miglior tiratore da tre della squadra rimane Kruize Pinkins, il primo americano nella storia di Casale. Arrivato a luglio dal Mitteldeutscher BC Weissenfels, dopo una stagione in Bundesliga da 11.1 punti (54.4 % dal campo) e 5.8 rimbalzi di media, a Casale l’ala della Florida tira col 37% da tre: è il 22mo nella graduatoria individuale della A2.
SI TIRA SEMPRE PIU’ DA TRE – Negli ultimi trent’anni l’importanza del tiro da tre è andata continuamente crescendo, con un passaggio decisivo all’inizio degli anni Duemila con l’arrivo di centri dallo stile non convenzionale, che non si limitavano a dominare il pitturato ma si spostavano anche da ali come Jorge Garbajosa (4 stagioni a Treviso fra 2000 e 2004), Marko Tusek, in Italia fra 1998 e 2007 (a Rimini, Pesaro, Roma e Milano) e di nuovo tra 2008 e 2012 (ad Avellino, Varese, Jesi, Caserta e Cremona) o Matjaz Smodis passato per la Virtus e la Fortitudo Bologna fra 2000 e 2005.
La tendenza è chiara. La percentuale di tiri da tre per possesso si aggira in media, sottolineano le statistiche presentate dalla Novipiù, tra il 23,9% e il 30,9%, con un’incidenza del tiro da fuori che si attesta intorno al 30% della produzione offensiva. È da qui che deve partire Casale, ora settima con 18 punti, per consolidare la sua candidatura per un posto ai play off. Già a partire dalla .
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