ROMA – “Ci tenevamo a far sapere che per noi vaccinare i figli è una forma di rispetto per tutta la comunità: nei Paesi dove non si vaccina la mortalità per malattie infettive è molto più alta”. Ivan Zaytsev, stella della Nazionale italiana di volley in procinto di partecipare ai Mondiali, racconta su Grazia perché ha postato con orgoglio una foto della figlia subito dopo l’immunizzazione, sfidando i movimenti no-vax.
“SFRUTTO MIA IMMAGINE” – “Sono uno sportivo, ma anche un cittadino – aggiunge il pallavolista in forza a Modena -. Essere un personaggio pubblico è un vantaggio. Ci sono temi che mi stanno a cuore e credo sia importante usare la mia visibilità anche per sensibilizzare la gente. Ma non voglio fare politica o essere strumentalizzato”.
INSULTI SOCIAL – Sul web però non tutti hanno visto di buon occhio l’iniziato dello Zar, che ricevuto critiche e insulti (“torna a casa”). “Commenti così superficiali dimostrano che gli odiatori non conoscono né la mia storia né come mi sento -la replica di Zaytsev -. I miei genitori sono russi, è vero, ma la cittadinanza italiana l’ho desiderata, conquistata, come prevede la legge, dopo dieci anni di residenza. Sono nato a Spoleto, ma in Italia non esiste lo ius soli, anche se io sarei favorevole, perché sono convinto che le persone che nascono qui sono la forza del nostro Paese”.
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