TORINO – Lanciano il rush finale i Mondiali di pallavolo e gli azzurri cercano la necessaria concentrazione per continuare a correre ed entusiasmare il pubblico italiano. Il primo ostacolo che si parerà di fronte all’Italvolley, mercoledì sera a Torino, è la Serbia della vecchia conoscenza Nikola Grbic: il PalaAlpitour si preannuncia caldo e gremito in tutti e 12.100 i posti disponibili.
BLENGINI: “SENTIAMO IL CALORE DELL’ITALIA INTERA” – “Siamo concentrati sulla Serbia, una sfida contro una nazionale molto forte e in grande crescita in questo mondiale – il pensiero del ct Blengini espresso alla vigilia del confronto nel corso del Media Meeting all’NH Lingotto -, piena di veterani e di stelle della Superlega. Il nostro cammino è stato positivo ma dall’inizio ci siamo ripromessi di non guardare indietro e non lo faremo di sicuro ora: oggi dobbiamo riposarci, allenarci e preparare nel modo migliore una partita difficile come quella di domani. Poi penseremo alla Polonia”. Un girone, quello degli azzurri, che metterà di fronte la squadra campione del mondo in carica, la Polonia, e una delle più floride scuole di volley al mondo: “In molti hanno sottolineato la qualità della Russia, ma la Serbia l’ha battuta. Sono tutte squadre di qualità, capisco che piaccia fare una scala di valori, ma credo che non sia possibile. Le partite hanno una loro storia, le squadre sono di altissima qualità. Neppure la Polonia ci sorprende: è meritatamente tra le prime sei, come comunque si pensava a inizio torneo quando si sapeva che di sette squadre solo una sarebbe stata eliminata al secondo round. Siamo fiduciosi perché sentiamo il calore di un’intera nazione dietro di noi”.
GRBIC: “SE VUOI VINCERE I MONDIALI NON CONTA CHI AFFRONTI PRIMA” – Un concetto, quello dell’equilibrio che regna sovrano nel volley mondiale, sottolineato anche da Nikola Grbic, grandissimo palleggiatore ora commissario tecnico serbo: “Se voglio vincere i mondiali non devo guardare in faccia a nessuno, non mi interessa chi affronto per prima – il ragionamento dell’allenatore serbo -. Non mi interessa la strada da percorrere, abbiamo affrontato la Russia ad esempio e abbiamo vinto. Abbiamo maggiore convinzione, il percorso fatto ci ha aiutato molto dal punto di vista emotivo”.
ZAYTSEV: “CI SERVIRA’ IL SUPPORTO DEL PUBBLICO” – La differenza potrà farla il fatto di giocare in casa, di avere la maggioranza del pubblico dalla propria parte, specialmente quando ti chiami Ivan Zaytsev. “Al PalaAlpitour chiediamo di diventare una bolgia, di essere un piccolo inferno per i nostri avversari e di far capire loro chi è il padrone di casa – la richiesta del capitano azzurro -. Il supporto dei tifosi ci ha aiutato molto e ci servirà più che mai. Le avversarie nel girone sono forti, la Serbia in particolar modo arriva in grande crescita ed è molto sicura di sé. La Polonia ha fatto più fatica nella seconda fase ma ha imparato dai propri errori ed è meritatamente tra le migliori al mondo”.
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