Volley, Mondiali; azzurre alla Final Six. Mazzanti: ''Non cambieremo il nostro dna''

NAGOYA – Da Osaka a Nagoya: le azzurre del volley si preparano alla ‘Final Six’ in un Mondiale che fino ad ora le ha viste grandi protagoniste con 9 vittorie in altrettante partite, la striscia più lunga dell’Italia in un campionato del mondo. Lunedì il Giappone, martedì la Serbia: coach Davide Mazzanti resta con i piedi per terra: “Sarà l’Italia di sempre, non cambieremo il nostro dna. Non dobbiamo fare calcoli e pensare una gara per volta”.

FOCUS SULLE AVVERSARIE – In stagione l’Italia ha già affrontato il Giappone tre volte: due amichevoli con una vittoria per parte e nella Volley Nations League, quando la squadra nipponica prevalse a Hong Kong. Nel 2018 una, invece, la sfida con le campionesse europee della Serbia, battute a Rotterdam sempre nella Vnl. “Sia Giappone che Serbia sono due squadre che non affrontiamo dalla Vnl – aggiunge Mazzanti – Rispetto a quelle partite, inoltre, hanno cambiato diverse cose e per questo dovremo studiarle con attenzione. Dopo Turchia, Cina, Russia e Stati Uniti continuerà il nostro percorso contro quasi tutte le migliori formazioni al mondo. Il Giappone potrà contare sul pubblico di casa, mentre per la Serbia basta ricordare il titolo europeo 2017 e la medaglia d’Argento a Rio 2016. Sono due avversarie dalle caratteristiche molto diverse. Dovremo essere capaci di adattarci al gioco del Giappone, mentre la pallavolo delle serbe è molto più fisica: utilizzano meno le combinazioni e puntano maggiormente sulle qualità tecniche degli attaccanti. Ci aspettiamo perciò due partite differenti, ma le affronteremo con lo stesso atteggiamento delle altre fasi del Mondiale. Il fatto di avere due partite di fila ci eviterà di fare calcoli, dovremo sempre scendere in campo per dare il massimo, come abbiamo fatto sinora”.

IL SOSTEGNO DI BLENGINI – Alle azzurre è arrivato l’incoraggiamento del tecnico Gianlorenzo Blengini, che nel mondiale maschile si è fermato alle Final Six: “Ho parlato con Davide e pensa che ci siano tutte le condizioni per fare molto bene, anche se sappiamo che la legge dello sport dice che bisogna giocare una partita alla volta, perché quello che si è fatto fino a ieri non conta più”. Trovandosi dall’altra parte del mondo Blengini – ospite del Festival dello Sport a Trento – confida che le ragazze sapranno gestire meglio la tensione, quella che ha finito per pesare sugli uomini contro Serbia e Polonia: “E’ chiaro che vivere vigilia, gara e post gara in Giappone è diverso rispetto a farlo in Italia da squadra italiana. Non posso dire se è meglio o peggio, dico solo che è diverso”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml

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