A pochi giorni dai Mondiali di volley che si disputeranno tra Italia e Bulgaria è necessario dare un’occhiata alle avversarie dell’Italvolley nel proprio girone. Oltre agli azzurri, infatti, ci saranno altre 5 squadre che proveranno a evitare quinto e sesto posto che equivalgono a uscire dal torneo. I ragazzi di Blengini dovranno vedersela con Argentina, Belgio, Slovenia, Giappone e Republica Dominicana.
L’avversario più temibile è, sulla carta, il Belgio che già l’anno scorso eliminò l’Italia nei quarti di finale dell’Europeo. Da marzo di quest’anno, inoltre, i diavoli rossi potranno contare sull’esperienza in panchina di Andrea Anastasi, ex grande ct della nostra nazionale. E Anastasi avra a disposizione una squadra dove qualità e intelligenza non mancano di certo: il quarto posto agli scorsi europei è stata la dimostrazione della forza di questa squadra che unisce fisicità e capacità di lettura della partita. È raro vedere il Belgio buttare via un pallone ed è raro vederlo affrettare il gioco. Se poi i suoi centrali sono in forma, Van de Voorde(che a Trento ricordano bene) e Peter Verhees in particolare, passare al centro è veramente difficile. Il Belgio è la principale candidata al ruolo di antagonista dell’Italia anche grazie alla qualità di cui può disporre in banda dove tutti, da Deroo a Klinkemberg, da Peeters a Lecat, sanno il fatto loro e possono interscambiarsi a vicenda senza che il sestetto perda in competitività.
Da tenere d’occhio è però anche l’Argentina che in panchina ha un ct che per ogni appassionato di volley in Italia suscita dolci ricordi: Julio Velasco. Il mentore della generazione di fenomeni degli anni ’90 ha ora a disposizione una nazionale albiceleste senza la stessa qualità ma di grande tenacia. Il fuoriclasse della squadra si trova al palleggio, uno dei ruoli chiave. Luciano De Cecco è infatti uno dei migliori interpreti nel suo ruolo e a Perugia ha vissuto corsa la sua miglior stagione in carriera. In perfetta forma, fisica e mentale, De Cecco dovrà cercare di rendere imprevedibile una squadra con bombardieri abili ma non di primissima fascia. Da tenere d’occhio il giovane centrale Loser, classe ’97 che potrebbe contendere a Crer un posto in diagonale con Sebastian Sole.
È interessante poi la Slovenia nella cui lista dei convocati figurano diversi giocatori che hanno militato o militano in Superlega. L’arma principale degli sloveni è la battuta con Pajenk, Cebulj e Urnaut in prima linea, ma anche con Kozamernik che a Trento nell’ultimo anno ha perfezionato e non poco la sua salto float, ora decisamente temibile.
Un gradino più in basso ci sono Giappone e soprattutto Repubblicana Dominicana.
I nipponici, a dire il vero hanno giocato uno scherzetto agli azzurri, non troppo tempo fa, nella neonata Nations League con una vittoria al tie-break contro un’Italia rimaneggiata(e con Giannelli fuori per infortunio a gara in corso). La caratteristica principale del Giappone è la difesa grazie all’innato spirito di sacrificio che i suoi giocatori mettono in campo. La Republica Dominicana si affaccia invece per la seconds volta a un Mondiale(la prima volta fu nel 1974). Obbiettivo: non sfigurare e portare a casa almeno un punto, il primo in una manifestazione del genere.
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