Grande, grandissima Italia. Al Nelson Mandela Forum di Firenze gli azzurri vincono Italia-Belgio con un secco 3-0 che li proietta in testa, a punteggio pieno, nel girone senza aver ancora concesso un set. Alla vigilia di questo match, c’erano ovvie preoccupazioni visto il precedente dello scorso anno(nel quale il Belgio rimandò a casa l’Italvolley dall’Europeo) e vista la gara degli uomini di Anastasi contro l’Argentina: un mix di potenza e solidità per una squadra che sembrava veramente temibile. Invece i ragazzi di Blengini sono entrati in campo convinti di poter vincere e sfoderando una prestazione sopra le righe dal punto di vista qualitativo.
Nel commento alla scorsa partita di faceva riferimento alle migliorie che la squadra avrebbe dovuto apportare proprio in vista della sfida ai diavoli rossi. Evidentemente, anche Gianlorenzo Blengini aveva ben in mano il taccuino degli appunti perché i nei visti contro i nipponici sono stati brillantemente cancellati.
In primis, la battuta, fondamentale decisivo per mettere pressione alla squadra avversaria(tanto più se non ha un palleggiatore coraggioso e preciso): il servizio degli azzurri è stato finalmente sia ficcante, sia devastante. Ben 10 ace con la metà realizzati da un Ivan Zaytsev in gran serata, le doppiette per Anzani(la sua salto float lunga e insidiosa riesce a dare i suoi frutti) e Giannelli(con due ace messi in fila) e il gran servizio di Osmany Juantorena. La pressione messa sin dai 9 metri agli avversari è stata decisiva ai fini della vittoria soprattutto perché, staccato da rete, D’Hulst non è mai riuscito a trovare sfoghi centrali, sovraccaricando Deroo(non sempre efficace).
Mentre è andato molto bene, il cambio palla. Non è una fase semplice considerati i problemi in ricezione, ma gli azzurri possono contare sul miglior Colaci e su uno spirito di sacrificio veramente lodevole. Ciò ha permesso a Giannelli di avere un ampio ventaglio di scelte a disposizione. Dalla qualità, e dalla continuità, della ricezione passeranno gran parte delle nostre fortune al Mondiale.
Ancor più di capitan Zaytsev(20 punti, 5 ace e 88%, sì avete letto bene, in attacco) a brillare è stato il “capitano del futuro”(copyright di Juantorena a fine gara) Simone Giannelli. Un dato su tutti: l’Italia non ha preso neanche un muro dal Belgio(che contro l’Argentina ne aveva messi a terra 15). Ciò spiega perfettamente l’abilità di Giannelli nel costruire l’azione offensiva rendendola imprevedibile e praticamente illeggibile a muro. Un caso su tutti: le pipe giocate spesso con Juantorena che hanno sempre sorpreso gli avversari per la loro velocità. Inoltre è apprezzabile la volontà del nostro palleggiatore di cercare costantemente di velocizzare il gioco al centro con Anzani e Mazzone che gli hanno fornito sia l’appoggio necessario, sia il diversivo fondamentale per nascondere altri colpi d’attacco(come appunto la pipe).
Insomma, contro il Belgio(la squadra più forte del nostro girone), è stata una grande Italia che ha vinto una gran partita rendendo anche l’esordio a Firenze una festa dall’inizio alla fine. I diavoli rossi sono una buona squadra, senza dubbio quadrata, che però non è di prima fascia. Ma questa gara deve far ben sperare: con questo spirito si può arrivare molto lontano
Domani, mercoledì 27 novembre, alle ore 20.30, Sonepar Padova sarà ospite dell’Itas Trentino a ilT Quotidiano Arena per l’anticipo dell’undicesima…
Un carico di entusiasmo e la consapevolezza di essere una squadra capace di giocare alla pari contro qualsiasi avversario. Con…
La Conad ritrova il sorriso al Bigi: vince 3-0 contro la Campi Reali Cantù e vola all’ottavo posto in classifica…
Non c’è una volta in cui non mi comporti con lui da padre orgoglioso che lo ha visto crescere. Sarà…
La Rinascita Volley Lagonegro è lieta di annunciare l’arrivo dell’argentino Waldo Kantor, che assume la guida tecnica della Prima Squadra.…
Continua il sogno della Romeo Sorrento, che conquista la sesta vittoria consecutiva , confermandosi leader del Girone Blu a punteggio…