Finalmente una buona notizia per Davide Mazzanti e Paola Egonu, che arriva dal torneo di Montreux dove le azzurre stravincono superando le più quotate avversarie. Per l’avvio del mondiale, il 29 settembre in Giappone, la nazionale di volley femminile sembra pronta, almeno per quanto riguarda il sestetto titolare in quanto anche la fortissima Russia, imbattibile questa estate alla Gloria Cup, è stata sconfitta per 3 a 0, certo a fatica, ma sconfitta, facendo iniziare a sognare i tifosi del volley azzurro che in questi giorni si stanno lustrando gli occhi con la nazionale maschile che ha già iniziato il suo mondiale.
25-21, 30-28, 26-24 i tre parziali, che hanno evidenziato una vera e propria battaglia in campo, con set sudatissimi, specialmente il secondo e il terzo che hanno visto le azzurre trionfare rispettivamente per 30 a 28 e per 26 a 24. I parziali hanno dimostrato che la Russia non ha abbassato la guardia, né sottovalutato il torneo, in quanto hanno conteso la vittoria finale fino all’ultimo pallone, uscendo si sconfitta ma con onore.
Che dire invece della nazionale di Mazzanti? Be innanzitutto occorre evidenziare l’ottima prova della formidabile Paola Egonu, devastante in attacco con 26 punti contro una delle difese più forti del mondo. Colpo su colpo, schiacciata su schiacciata, la giovane schiacciatrice è riuscita a mettere sotto scacco le quotate avversarie, divenendo la beniamina del torneo.
Certo la competizione mondiale offrirà stimoli diversi, tensione e paura davanti al grandissimo palcoscenico nipponico. In Giappone la pallavolo è molto popolare e i tifosi, sia nell’Arcipelago che in quasi tutto l’Oriente sono solitamente molti, tanti come non si è abituati a vedere in Italia, e questo potrebbe mettere un po’ a disagio pallavoliste inesperte. Questo potrebbe essere il problema più grosso per Davide Mazzanti, anche se ormai anche le nuove, come Ofelia Malinov e Paola Egonu sembrano avere esperienza da vendere, grazie anche all’esperienza fatta con le squadre di club, ma certo la giovane età potrebbe essere un ostacolo per i nervi, e si avrà bisogno di tenere i piedi per terra.
Oltre a Paola Egonu la palma della vittoria è stata portata in auge anche dalla Bosetti e dalla Danesi, 12 punti per entrambe a dimostrazione di come Ofelia Malinov sia ormai in sintonia con tutta la squadra e sia diventata il nodo centrale del gioco azzurro.
Tra le avversarie bellissima la prova della Goncharova, 18 punti, e grinta da vendere che ha dato non pochi problemi alla prima linea approntata dal coach Mazzanti che ha saputo comunque resistere e andare a segno con la Egonu e le altre. Grande è stato infatti il lavoro del capitano Chirichella che ha saputo tenere unite le compagne di squadre come un capitano sempre deve fare. L’importanza di Cristina, sia dentro che fuori dal campo, è infatti determinante, come è determinante il peso della fascia che la pallavolista campana ha ereditato, ma la centrale sembra avere tutte le qualità che servono a un capitano.
L’Italia è quindi pronta per il Giappone? A questo domanda di certo oggi non si può rispondere, anche se sembra avere tutte le carte in regola per fare una bella figura alla massima competizione mondiale, dove anche se non si vince, o non si arriva in finale, occorre fare una bella figura sia dentro che fuori dal campo.
Se Egonu e Malinov sono in forma la nazionale femminile è comunque inarrestabile, e questo fa ben sperare.
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