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Schiacciatore mancino della Nazionale serba e dell’Itas Trento, Uros Kovacevic, al secondo anno con la maglia gialloblù, è un vero trascinatore e il giocatore che spesso toglie le castagne dal fuoco. Il mancino si racconta al
Il giorno della sua presentazione a Trento, nell’estate 2017, a precisa domanda sul suo doversi assumere responsabilità in campo, Uros Kovacevic senza cercare troppi giri di parole rispose che leader o lo si è o non lo si è. Basterebbero queste poche battute per inquadrare il mancino serbo.
Nonostante sia solo la sua seconda stagione in gialloblù lei è già uno dei punti cardine della squadra. Quanto è importante sentire questa fiducia? «».
Il coach Lorenzetti dice sempre che i confronti sono qualcosa di “violento”, ma l’impressione è che rispetto all’anno scorso, oltre ad essere più competitivi siate anche mentalmente più solidi. «».
Dei nuovi arrivi chi l’ha impressionata di più? «».
Lei è un mancino con una manualità molto particolare, e sa attaccare il muro schierato aspettandolo…Chi le ha insegnato a giocare in questo modo? «».
Lei ha esordito nella serie A serba a 14 anni e in nazionale a 16. «».
Trento è la sua terza squadra italiana. «».
Dove può arrivare questa Trento? «».
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