Una commossa Megan Easy saluta compagne e staff: “Questo posto mi mancherà un sacco”

Foto Ufficio stampa Imoco Volley

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Una sfortuna dietro l’altra per la giocatrice a stelle e strisce Megan Easy, che domani tornerà a casa negli Stati Uniti per essere operata. Commossa davanti alla squadra e lo staff al momento dei saluti, come riportato da  nell’articolo di oggi.

«». Il commiato di Megan Easy è tra lacrime e sorrisi.

Tre stagioni, di cui una quasi intera, le altre due interrotte bruscamente a poche settimane dall’avvio. Si chiude per la seconda volta e con molto amaro in bocca l’esperienza di Megan Easy all’Imoco. Ieri mattina la società gialloblù ha confermato le ipotesi della primissima ora dopo l’infortunio della schiacciatrice: confermata la rottura del tendine d’Achille della gamba destra e, come nel 2017, stagione finita per la statunitense, che saluterà la squadra e già domani rientrerà negli Usa insieme a figlio e marito, per essere operata all’arto infortunato.

Easy è arrivata a Conegliano nel 2015 dopo la maternità, ha contributo al primo scudetto dell’Imoco, pur saltando quattro partite dei playoff per un problema al ginocchio; passata poi in Cina all’Henan, torna in gialloblù l’anno scorso disputando solo due gare di campionato e una di Champions. Dopo la gara contro Firenze, in cui si rompe il tendine d’Achille del piede sinistro, in campo la sostituisce Bricio, in panchina, ma solo da gennaio, la connazionale Lee. Rientra in Italia a fine agosto, dopo una lunga riabilitazione e quasi da subito è aggregata agli allenamenti della squadra, dimostrando di essere guarita, tanto da registrare miglioramenti ed efficienza superiori alle sue medie (circa 60% in attacco). È scesa in campo tre volte: alla prima di campionato contro Casalmaggiore (top scorer con 18 punti), in Supercoppa alternandosi con Tirozzi nei cambi per Hill e Sylla e infine nel fatale pomeriggio di Chieri.

In maglia Imoco Easy ha disputato 38 partite, realizzando 511 punti, con 13 aces e 40 muri: davvero un peccato per lei prima di tutto e poi per la squadra e il volley che perdono troppo presto un autentico talento.

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