Paola Egonu, chi è la schiacciatrice dell’Italia finalista ai Mondiali di Pallavolo femminili

Foto Getty Images© per SuperNews

Il martello di Thor fa tornare in mente a tutti gli appassionati di cinema il film con protagonista assoluto il dio del fulmine scandinavo impersonato da Chris Hemsworth. Nel mondo della pallavolo, la prima immagine che viene in mente è, invece, quella del biondo schiacciatore italo-russo Ivan Zaytsev, detto “lo zar” o, altrimenti, “Ivan Il Terribile”, ammirato largamente nei Mondiali maschili di volley appena conclusi. Ma, da quando sono iniziati i Mondiali di pallavolo femminili nella terra del Sol Levante, è uscita prepotentemente alla ribalta la giocatrice della Nazionale italiana che, più di tutte le altre, ci ha trascinato, per il momento, alla Final Six della massima competizione di volley internazionale.

Paola Egonu, biografia e carriera della pallavolista italiana

Il suo nome è Paola Egonu, classe 1998, nativa di Cittadella, centro industriale della florida provincia padovana.
Paola, di origini nigeriane, ha ottenuto la cittadinanza italiana a soli 14 anni e da lì è potuta entrare stabilmente nei quadri delle Nazionali giovanili italiane. Lei, in realtà, neanche per un istante ha smesso di sentirsi italiana ed ha scalato le diverse categorie dei campionati nostrani fino ad entrare nell’organico attuale di Novara in Serie A1, squadra con cui ha già vinto l’accoppiata Supercoppa e Coppa nazionale nella passata stagione. Già nel 2016, l’allora ct della Nazionale femminile, Marco Bonitta, ha voluto fortemente una diciottenne Egonu nella lista delle convocate per la manifestazione olimpica di Rio de Janeiro. Sempre due anni fa, l’allora appena maggiorenne afro-italiana ha stabilito un record assoluto e ineguagliato finora nel campionato italiano di Serie A1 femminile: ha messo a segno ben 46 punti in una singola partita quando militava nel Club Italia di Roma. La numero 18 della Nazionale italiana di volley femminile, d’altro canto, non ha mai pensato di abbandonare gli studi in Giurisprudenza. La Egonu sogna di diventare un avvocato anche per tenere testa alle discriminazioni razziali che ha dovuto subire sulla propria pelle fin da quando era una bambina.

Le schiacchiate di Paola Egonu

La fama di Paola Egonu avanza a ritmo incessante tanto da essere già considerata, come Zaytsev, una delle migliori schiacciatrici al mondo a neanche 20 anni. Dall’alto del suo metro e novantatré, la Egonu è una delle candidate più credibili al premio di miglior giocatrice del Mondiale di volley in corso in Giappone.
Quel che dovrà migliorare, usando tutta la sua intelligenza tattica e l’esperienza che maturerà nel tempo, riguarda la scelta di non schiacciare sempre e comunque “a tutto braccio” ma, di utilizzare, in alcuni frangenti, anche tocchi più morbidi per sfruttare il fattore sorpresa sul muro avversario. Nella pallavolo di oggi, infatti, la strapotere fisico conta solo se abbinato a una grande tecnica. Lo stesso Ivan Zaytsev, nella manifestazione mondiale giocata in Italia fino a poche settimane or sono, si è schiantato spesso contro il muro di corazzate come la Russia o la Serbia proprio quando c’era bisogno di alzare l’asticella qualitativa del gioco.

C’è molta fiducia intorno a Paola Egonu perché è giovanissima e porta già le stimmate della predestinata. La vittoria al Mondiale, è proprio il caso di dirlo, passa per le sue mani e per le sue schiacciate talmente imperiose e potenti da aver provocato l’abbandono del campo da parte della Startseva nella partita vinta dalla nostra Nazionale contro la forte Russia. E allora non ci resta altro che appoggiare le “ragazze terribili” del nostro volley, visto che il trofeo più importante del mondo della pallavolo manca nella bacheca della federazione italiana da ben 16 anni.

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