Paola Egonu – Foto Getty Images© scelta da SuperNews
Non trattiene l’entusiasmo il coach della nazionale di pallavolo femminile Davide Mazzanti, che dopo qualche problema riscontrato agli europei di categoria ha saputo ricostruire la squadra grazie a una Malinov e a una Egonu che stanno andando a mille e al grandissimo lavoro delle veterane Sylla, Chirichella, Ortolani, Danesi e De Gennaro:
“Sono contentissimo, ma è come se fossi ancora dentro la partita. Forse non mi rendo ancora bene conto e sto tenendo tutte le emozioni dentro di me. Il sogno però è ancora più avanti, ora dobbiamo pensare solo alla Serbia. Mi aspettavo una partita così, dura e lunga. Nel secondo set abbiamo sprecato troppo in contrattacco, mentre nel quarto abbiamo perso lucidità nel cambio palla. Le ragazze però sono state bravissime a restare in partita riuscendo a organizzarsi tra di loro a livello tattico per riuscire a limitare le avversarie. Ora dobbiamo studiare la Serbia e vedere il match giocato contro l’Olanda. Cercheremo di individuare delle situazioni per metterle in difficoltà”.
Protagonista di questa straordinaria cavalcata è stata il capitano Cristina Chirichella, ragazza, semplice, simpatica e professionista seria che ha saputo amalgamare una squadra nuova divenendone il pilastro sia dentro che fuori dal campo:
“Siamo felicissime per la finale conquistata. E’ un’emozione indescrivibile, adesso festeggiamo ma domani ci aspetta un’altra battaglia per poter fare qualcosa di grande. Abbiamo messo in campo tanta la grinta e credo si sia vista oggi. Abbiamo dato tutto, sapevamo benissimo che sarebbe stata dura e che la Cina non ci avrebbe regalato niente. Arrivate a questo punto la stanchezza non si sente, penso che potrei cominciare un’altra partita. Voglio essere sincera: non riesco a capire completamente cosa stia succedendo. Siamo state bravissime, anche perché le nostre avversarie non hanno mai mollato niente. Credo che si sia visto quanto desideravamo questa vittoria. Sono molto felice ma anche parecchio frastornata quindi avrò bisogno di qualche ora per rendermi conto di ciò che siamo riuscite a fare”.
Per Miriam Sylla, schiacciatrice azzurra, si tratta di un vero e proprio sogno a occhi aperti, come quelli che si fanno quando si è bimbi:
“Non ci credo ancora. Mi sembra un sogno. Non svegliatemi vi prego, è bellissimo! Non so cosa dire, è stata una partita non combattuta, di più. Vi avevo promesso ieri che sarebbe stata avvincente e penso proprio che lo sia stata ai massimi livelli. Una gara incredibile, noi non mollavamo, loro non mollavano, non lo so, è stato bellissimo. Ci siamo aggrappate al nostro sogno, che ci siamo costruite prima di partire cinque mesi fa, per il quale abbiamo pianto, sofferto e ci siamo fatte a volte anche male. Abbiamo dimostrato di volerlo tanto e spero si sia visto. Domani è un’altra battaglia ragazzi, abbiamo qualche sassolino da toglierci con la Serbia, come ad esempio la prima gara di Rio 2016. Ci sono tante cose che noi quest’anno vogliamo riprenderci. Quindi vedremo!”.
Tutta l’Italia domani tiferà per le azzurre che noi tutti speriamo possano portare a casa il trofeo più ambito affinché il sogno diventi realtà.
fonte interviste: corrieredellosport.it
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