Diverse soluzioni per i mondiali volley femminile 2018 in Giappone per il coach azzurro Davide Mazzanti, quando mancano ormai pochi giorni all’inizio fissato per il 29 settembre. Si tratta dell’avvenimento più atteso per ogni sportivo, che prenderò luogo in uno dei Paesi simbolo della pallavolo mondiale, ovvero il Giappone, dove il volley è uno degli sport nazionali assieme al baseball e al Sumo.
Quello che cercava Davide Mazzanti era la possibilità di disorientare l’avversario potendo cambiare la sua squadra in corsa come un camaleonte, cosa che ha messo ko diverse squadre come la Russia e la Cina, favorite alla vittoria mondiale. Le pallavoliste utilizzate sono state parecchie, e da queste si è potuto formare lo zoccolo duro che andrà in Giappone, con in testa Paola Egonu e Ofelia Malinov, un po’ le punte di diamante della nazionale femminile assieme al capitano Cristina Chirichella, che porterà esperienza a una squadra che può contare diverse giovani, di talento e di esperienza dopo questi ultimi due campionati.
Le parole del coach sulle 14 pallavoliste convocate non lasciano dubbi su come vuole impiegarle e sul fatto che tutte e 14 godono della fiducia del commissario tecnico che le ha scelte proprio per le sue idee e per la loro adattabilità nonché per l’amalgama che si è creata da quando ha iniziato a fare il selezionatore del volley femminile:
“È un gruppo che mi permetterà di adottare più soluzioni, a seconda di come andranno le partite. Le quattordici atlete selezionate mi consentiranno di avere a disposizione molte opportunità e anche un buon grado di adattabilità nelle diverse situazioni in cui ci troveremo”.
L’adattabilità è infatti la parola d’ordine per questo mondiale, in quanto per sorprendere le quotate avversarie si dovrà per prima cosa sorprendere noi spettatori e scrittori dell’evento, noi che rimaniamo a bocca aperta quando vediamo giocare assieme Ortolani ed Egonu, o quando a sorpresa la Cambi sostituisce la Malinov, per poi ricrederci quando la Russia cade per 3 a 0, senza troppo impensierire le azzurre.
Certo è vero che la Russia, in quella occasione, non era con la formazione top, ma comunque le giocatrici scese in campo non hanno sfigurato, e come si sa la Russia gioca sempre per vincere e per imporre il proprio gioco.
Le due grandi escluse del mondiale volley femminile 2018 in Giappone saranno la Melandri e la Orro, nonostante il buonissimo campionato disputato da entrambe. Sulla scelta pesa senza dubbio la scarsa adattabilità mostrata dalle due giovani atlete, che nel proprio club vengono messe in condizione di giocare al meglio delle loro potenzialità, ma che in nazionale non sono mai riuscite a esprimersi al massimo.
La differenza tra come si gioca in un club e come lo si fa in nazionale è molto rilevante, e purtroppo non tutte le pallavoliste riescono ad adattarsi alla forte pressione e al pesante clima di gioco che ci può essere in azzurro, per questa ragione il coach ha deciso di lasciare in Italia due elementi che sono di indubbio talento ma che devono ancora imparare cosa significa giocare in azzurro.
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