L’Italia fa sei su sei, strapazza la Finlandia per 3-0, è ormai vicinissima alle final four di Torino(dove un sorteggio favorevole potrebbe anche premiarci) e saluta anche Milano con una prestazione che esalta i tifosi e gli stessi giocatori. Prova ne sono le parole a fine gara di Juantorena(uno dei migliori):
Siamo stati bravi soprattutto nel primo set, loro hanno cercato metterci in difficoltà con il servizio jump-float, ma noi ci siamo fatti trovare pronti. Con il passare della partita siamo cresciuti e nell’ultimo parziale abbiamo giocato in scioltezza.
Con Maruotti ancora in campo e Lanza lasciato in panchina, per motivi fisici(il martello dovrebbe comunque esserci stasera contro la Russia), gli azzurri ,contro un avversario nettamente inferiore, sono riusciti a offrire una prova solida in tutti i fondamentali chiudendo in 3 set un match che è stato semplice per merito del sestetto in campo.
L’arma in più di questa Italia, come spesso è stato durante il torneo, è stato il gioco al centro. Sia offensivo con i primi tempi, sia difensivo con ben 11 muri(quasi 4 a set, con un picco di 6 block-in nel secondo parziale). Un’arma favorita anche dalle scelte avversarie che in alcun modo sono riuscite a contrastare quelle azzurre. In particolare i centrali finlandesi hanno letto sempre in ritardo le scelte di Giannelli a non hanno quasi mai ricevuto assistenza a muro. Colpisce questo fatto se si pensa alla frequenza con cui il palleggiatore italiano si affida al gioco al centro(che ha un’incidenza sulla distribuzione di poco inferiore a quella di Zaytsev per intenderci). La velocità e le variazioni delle alzate hano trovato Siirila e compagni totalmente impreparati consentendo ad Anzani e Mazzone di fare in due per 13 punti in attacco(con Mazzone addirittura al 100% di efficienza). A muro, inoltre, l’Italia è stata superiore anche a causa di una distribuzione elementare del gioco da parte di Tervaportti. L’unica difficoltà è stata rappresentata dall’opposto Sivula che è riuscito a dare continuità ai suoi attacchi trovando diverse buone traiettorie in parallela.
Al di là del centro è da sottolineare però ancora la prestazione di Juantorena, autore di 14 punti, diversi dei quali negli unici momenti difficili della partita. Nel primo set, infatti, la Finlandia era riuscita addirittura ad avere un break point che l’italocubano ha colmato da solo con due grandi attacchi. Chiude con il 65% in attacco e la sensazione di essere un uomo chiave per le fortune di questa nazionale.
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