Foto Federazione Italiana Pallavolo – Facebook
Le pagelle di Italia-Belgio 3-0, seconda sfida del Mondiale di Volley 2018 vinta nettamente dagli azzurri al Mandela Forum di Firenze.
Simone Giannelli 8: il principe a soli 22 anni si regala una serata strepitosa che coincide con la sua centesima presenza in azzurro(con conseguente incoronazione di Juantorena: “ecco il capitano del futuro”, ai microfoni Rai). Classe e personalità straripante dal primo punto, con una pipe perfetta regalata a Juantorena, all’ultimo con un primo tempo rapidissimo verso Anzani. Si candida a essere il miglior palleggiatore dei Mondiali.
Ivan Zaytsev 8: top scorer della banda azzurra. Per il capitno dell’Italia è stata una serata straordinaria coronata da 20 punti nei quali bisogna far entrare ben 5 ace. Letteralmente instoppabile con percentuali altissime(15 attacchi riusciti su 17 tentati), lo Zar si è preso la Nazionale. E c’è da giurare che non la lascerà.
Osmany Juantorena 6,5: altra prova costante per l’italocubano che però dà la sensazione di non esprimere ancora al meglio tutti i cavalli del suo motore. Bene, anzi benissimo, in pipe(e l’intesa con Giannelli è perfetta), più impreciso in prima linea dove confeziona colpi importanti, ma anche errori non da lui. Ma per stasera può andar bene anche così.
Filippo Lanza 7: finalmente il vero Lanza. Anche se nel primo set ha molti problemi in ricezione, a partire dal secondo si rilancia diventando importante nella distribuzione offensiva. E in contrattacco riesce sempre a trovare il punto pur contro un agguerrito muro belga.
Simone Anzani 7:altra gara su livelli altissimi per il neo-centrale di Modena. Ritrova la sua consueta battuta ficcante e insidiosa(con 2 ace) e sui primi tempi arriva come un fulmine su ogni pallone che Giannelli gli consegna. Minaccia costante.
Daniele Mazzone 7: meno esplosivo e veloce di Anzani, Mazzone riesce con la sua tecnica sia a trovare sempre ottimi primi tempi, sia ad arrivare a toccare moltissimi palloni a muro. Gli 8 punti finali sono un importante contributo alla vittoria finale.
Max Colaci 7: la gara col Belgio lo poteva esaltare e così è stato. I diavoli rossi non sono una squadra di prima fascia in attacco, ma puntano a sbagliare il meno possibile costringendo gli avversari a difendere molto. Nessun problema per il nostro libero che, con autorità, raccoglie tutto, senza problemi e lo rende disponibile per la ricostruzione azzurra.
D’Hulst 5,5: il confronto con Giannelli è decisamente impietoso. Il palleggiatore belga prova a variare il gioco, ma alla fine, complice la serata non fortunata di alcuni suoi compagni di squadra, deve diventare più monotono con molti palloni in banda e pochi attacchi al centro.
Van der Dries 5: deludente la prova dell’opposto che era stato decisivo contro l’Argentina. Nonostante sia il top scorer del Belgio(ma con soli 7 punti), sbaglia molto e spesso viene rimbalzato dall’ottimo muro azzurro. Fino a che Anastasi non si trova costretto a cambiarlo.
Sam Deroo 5,5: è l’ultimo ad arrendersi, ma anche lui non gioca la consueta partita di lucidità. Sbaglia diversi attacchi e tra ricezioni e appoggi non dà mai sicurezza.
Tomas Russeaux 5: si era dimostrato l’anello debole della squadra anche nella prima gara e continua a confermare questa impressione. Viene sostituito da Klinkenberg che almeno ci mette grinta.
Kevin Klinkenberg 5,5: entra alla fine del secondo set e sembra dare una scossa alla squadra. In realtà nel terzo torna nel torpore generale non riuscendo neanche più a pungere in battuta.
Pieter Verhees 5,5: sottotono la gara del centrale di Ravenna che viene cercato, a dir la verità, poco, ma non fa molto per farsi trovare. Nel complesso, anonimo.
Simon Van de Voorde 5: deludente. Rispetto a ieri non incide in attacco e non riesce a farsi rispettare a muro. Viene sostituito da Colman(che, se possibile, fa peggio).
Hendrik Tuerlinckx 5,5: anche lui parte dalla panchina e parte bene, prima di spegnersi, come il resto della squadra.
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