Italia Volley – Foto Federazione Nazionale Pallavolo Facebook
L’Italia è in finale dopo 16 anni dall’ultima volta. A sfidare le nostre azzurre ci sarà la Serbia, reduce dalla vittoria per 3 set a 1 nell’altra semifinale contro l’Olanda e unica ad aver fin qui battuto l’Italia in questo torneo. Per la nazionale femminile serba di pallavolo si tratta della prima finale mondiale della sua storia. Il migliore risultato ottenuto in questa competizione risale al 2006, quando l’allora Serbia e Montenegro raggiunse il terzo posto. Per Egonu e compagne sarà una sfida molto impegnativa contro una squadra che ha dimostrato buona solidità e molto talento nel corso della manifestazione giapponese. Parliamo di una nazionale che negli ultimi anni ha saputo raggiungere traguardi importanti, come il secondo posto alle Olimpiadi di Rio 2016 dietro la Cina e la vittoria di un anno fa ai Campionati Europei. Inoltre, la Serbia che ci ha già battuti per 3 set a 1 nell’ininfluente match della terza fase, con tutte e due le nazionali già sicure di un posto nelle final six. Andiamo a scoprire meglio le giocatrici della formazione balcanica dell’allenatore Zoran Terzic.
IL TALENTO BOSKOVIC – Il fenomeno della Serbia è senza alcun dubbio la schiacciatrice/opposto Tijana Boskovic. Di un anno più grande di Paola Egonu la 21enne serba è il talento più cristallino a disposizione del ct Terzic. Lo ha dimostrato nella semifinale vinta contro l’Olanda, dove è stata decisiva nella vittoria della squadra balcanica con i suoi 29 punti e i 3 muri a referto. Attacco devastante e servizio potente sono le sue armi migliori. E’ tra l’altro la giocatrice con la più alta percentuale di successo negli attacchi in questo torneo con una percentuale del 53,87 %, proprio davanti all’italiana Miryam Sylla. Il suo palmarès, nonostante la giovane età, è già di tutto rispetto. Il secondo posto di Rio 2016 e la vittoria degli Europei del 2017 con la propria nazionale, in cui è stata nominata miglior giocatrice del torneo, rappresentano un buon biglietto da visita. Anche nel suo club in Turchia, l’Eczacibasi, la Boskovic ha inciso e parecchio. Con la squadra turca ha vinto un campionato mondiale per club nel 2016 e la Coppa CEV 2017-18.
IL RESTO DEL ROSTER – Oltre alla punta di diamante Boskovic la Serbia può contare su altre ottime giocatrici. La schiacciatrice Brankica Mihajlovic è una delle bocche da fuoco a disposizione del commissario tecnico Terzic. Le bordate della Mihajlovic hanno fruttato ben 23 punti in semifinale e, insieme alla Boskovic, rappresenta il maggior pericolo per la difesa azzurra. Il perno del gioco serbo è l’esperta palleggiatrice Maja Ognjenovic, 34 anni, nonchè capitana della propria nazionale. Dalle sue mani partono gli attacchi delle schiacciatrici e gli innesti delle due centrali, Milena Rasic e Stefana Velijkovic, decisive sia nel match vinto contro l’Italia sia nella semifinale. L’altra schiacciatrice è Bianka Busa, 5 punti contro l’Olanda e vecchia conoscenza del campionato italiano. A chiudere c’è il miglior libero del torneo in base alla percentuali di salvataggi effettuati, Silvija Popovic. In panchina da segnalare la presenza di Jovana Stevanovic, centrale che gioca nella massima serie italiana, da quest’anno a Scandicci dopo cinque stagioni passate nelle fila di Casalmaggiore.
FORMAZIONE – Ognjenovic, Veljkovic, Mihajlovic, Boskovic, Rasic, Busa. Libero: Popovic. A disposizione: Malesevic, Zivkovic, Bjelica, Pusic, Aleksic, Stevanovic. All. Terzic
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