Simone Giannelli 6,5: non è preciso come al solito, come tutta la squadra. I suoi errori, però, si notano di più, dato gli standard alti a cui ha abituato. Ma, niente paura, la classe non è acqua e Giannelli dimostra, anche dai 9 metri, che qualche momento di pausa se lo può prendere. Ma, quando è il momento di tornare seri, fa girare la squadra.
Ivan Zaytsev 7: da capitano accentra su di sé l’attenzione per scaricare la pressione dalle spalle dei propri compagni. Ancora una volta è il top scorer dell’Italia e si scalda per Milano e per la seconda fase.
Osmany Juantorena 7,5: autentico trascinatore azzurro. L’italocubano parte in sordina, come tutta la nazionale, soffre in ricezione e anche in attacco sembra poco lucido. Ma poi si scatena e a partire dal secondo set non concede più nulla agli avversari. Undici punti compresi 2 ace per portare l’Italia al successo.
Filippo Lanza 5,5: nota amara della serata. Lanza non trova le misure e si perde in breve tempo. Blengini lo richiama in panchina: non è una bocciatura, ma a partire dalla prossima gara vogliamo vedere un altro Lanza.
Gabriele Maruotti 7: la sua convocazione aveva fatto storcere più di qualch naso. Ma oggi si è capito perché Blengini lo ha portato: per dare tranquillità e ordine dove non c’è, dove si è perso. Non fa nulla di trascendentale, ma non sbaglia un pallone. Riserva alla ribalta.
Simone Anzani 8: straordinario Anzani. La sua miglior partita. Realizza 11 punti con 5 primi tempi imperiosi e ben 6 muri. Lo si trova dappertutto. E con una grinta da vendere. Trovarselo di fronte fa paura a tutti.
Daniele Mazzone 7: 11 punti anche per lui a conferma di come al centro l’Italia viaggi a doppia velocità. L’intesa con Giannelli è sempre ottima e a muro è sempre puntuale. Bene così.
Max Colaci 7,5: non lesina impegno e fatica in ogni azione. Si esalta contro la Slovenia che costringe l’Italia a scambi prolungati. Non si tira indietro e difende tutto quello che arriva.
Gregor Ropret 5,5: comincia bene velocizzando molto il gioco. Poi, quando la squadra va in difficoltà in ricezione, diventa prevedibile.
Mitja Gasparini 5: a referto mette 14 punti, che non sono pochi. Ma gli viene sbattuta in faccia la porta in più di un’occasione, anche in punti pesanti.
Alen Sket 5,5: entra a dare il suo contributo(buono soprattutto nel primo set).
Tine Urnaut 6,5: il migliore dei suoi con 11 punti e la capacità di risolvere anche situazioni intricate con scelte brillanti. Decisamente sottovalutato.
Klemen Cebulj 5,5: l’ace in apertura aveva fatto temere tutt’altra partita da parte sua. Invece la sua proverbiale incostanza lo porta a sbagliare molto e macchiare una prova cominciata bene.
Alen Pajenk 6,5: una certezza. Sia in battuta, sia in attacco, Pajenk c’è e trova il modo per dar fastidio all’avversario.
Jan Kozamernik 5,5: nell’ultimo anno è cresciuto molto. Ora a Milano, sotto la guida di Giani, potrà crescere ancora di più e lavorare soprattutto sui primi tempi.
Jani Kovacic 5,5: perde, e ci mancherebbe, la sfida con Colaci. Ma alcune sue difese sono state molto interessanti.
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