Leon parla del suo esordio con la Polonia ma Lozano lo attacca: “Non è equo”

Di Redazione

Parole ufficiali di Wilfredo Leon – in attesa della sua presentazione sabato prossimo a Perugia – che, mentre seguiva la partita della nazionale polacca impegnata a Lodz per la Volleyball Nations League, ha concesso alcune dichiarazioni al sito sportivo Przegladsportowy.pl.

Come noto Leon ha ottenuto il passaporto polacco e presto farà il suo esordio nella selezione nazionale: “La squadra mi sembra eccellente, giocano a un livello superiore rispetto a quello che pensavo – ha detto Leon – sono sicuramente cresciuti ancora e credo possano addirittura puntare al podio. Non vedo l’ora di fare il mio esordio e non c’è giorno che non rimpianga il fatto che questo momento sarebbe dovuto arrivare prima: sfortunatamente c’è la burocrazia, posso solo aspettare e pazientare”.

Leon ha spazzato via qualsiasi possibile ripensamento: “So che ci sono controversie circa la mia convocazione con la Polonia ma per me è tutto molto chiaro. Voglio difendere i colori della nazione che ho scelto e nella quale vivrò. Ringrazio i tifosi polacchi per il loro calore e la loro accoglienza: garantisco loro che farò il massimo in campo proprio come oggi lo faccio fuori dal campo per accontentare più gente possibile”.

Leon si riferiva all’assalto dei tifosi che hanno fatto la coda per un selfie o un autografo. Il giocatore ha lasciato l’impianto di Lodz con oltre un’ora di ritardo scortato dalla polizia.

Tuttavia l’arrivo di Leon in maglia polacca non è stato accolto positivamente da tutti. Raul Lozano, allenatore argentino ben conosciuto in Italia e attualmente alla guida della Cina dopo essere stato CT della Polonia si dice scettico: “Non sono entusiasta dell’idea di Leon con la nazionale polacca, Come giocatore è straordinario, non si discute, qualsiasi allenatore lo vorrebbe in squadra…. Anche io. Capisco anche che Leon abbia vissuto in Polonia, parli polacco, abbia sposato una donna polacca… ma è cubano, ha giocato con la nazionale cubana i Mondiali. Parliamo di un giocatore in grado di spostare gli equilibri: se Leon avesse il passaporto iraniano probabilmente la finale di Rio sarebbe stata tra Brasile e Iran e non tra Brasile e Italia. Non mi sembra molto equo”.

(Fonte: comunicato stampa)

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