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Una SuperLega davvero stellare, come forse non si vedeva da almeno una quindicina d’anni. I migliori giocatori sono di nuovo quasi tutti in Italia e renderanno la stagione 2018/19 una delle più spettacolari in assoluto.
I campioni d’Italia di Perugia e Civitanova sembrano avere del margine sulle rivali, ma i tanti impegni e la stagione lunghissima potrebbero scompaginare gli equilibri.
Appaiate al comando della vittoria virtuale di fine mercato e inizio stagione, Lube e Sir Safety. Coi marchigiani forse avanti di un’incollatura dopo l’acquisto di Simon: Bruno-Sokolov, Juantorena- Leal, Simon-Cester, Balaso libero, con Stankovic pronto a entrare per Cester in Champions. La formazione è forte in maniera imbarazzante, completa nelle soluzioni d’attacco, senza punti deboli eccetto forse il libero, cui Civitanova dovrà adattarsi nel gioco: non c’è più un Grebennikov che copre metà campo, ma con quella batteria di attaccanti e Bruno ad alzare si può ricevere anche staccato. Perugia ha messo a segno il colpo più sensazionale, Leon, rimpiazzato Zaytsev con Lanza e mantenuto grande equilibrio nel resto dei ruoli: la seconda linea sarà più rocciosa rispetto alla Lube.
Appena dietro troviamo Modena e Trento. Gli emiliani ripartono da una formazione che, al contrario della Lube, dovrà avere la ricezione come punto di forza: se Rossini e Kaliberda sapranno lavorare da par loro, le mani di Christenson, la potenza di Zaytsev, e la possibilità di giocare in costante finta di primo tempo (con gli ottimi Holt, Anzani e Mazzone) e pipe (Urnaut è cresciuto molto) darà molte incognite agli avversari. Trento ha perso Lanza e preso Russell, ha un Lisinac in più al centro e soprattutto avrà Grebennikov a coprire la seconda linea. L’unica incognita è l’opposto: Vettori risalirà o giocherà Nelli?
Un po’ più dietro Verona e Milano. Gli scaligeri hanno la rivelazione francese Boyer come opposto, un’ottima batteria di centrali e due bande d’attacco notevoli come Manavinezhad e Jaeschke. I meneghini, confermato l’opposto Abdel Aziz, aspettano il recupero di Clevenot, con al centro Kozamernik e il regista Sbertoli in costante crescita.
Qui tre squadre più o meno sullo stesso piano. Monza (con Soli in panchina) ha preso da Ravenna anche Orduna e Buchegger e spera in un Plotnyskyi in forma; la neopromossa Siena ha stupito tutti con gli ingaggi dell’alzatore Marouf, di Ishikawa e dell’opposto Hernandez; Padova ha preso Torres in posto due e confermato gli italiani Randazzo, Polo e Travica.
Dietro le altre: Latina (con Tubertini in panchina e gli ex gialloblù Tosi e Ngapeth junior), Ravenna che si è impoverita ma ha tenuto Poglajen e Raffaelli, Castellana, Vibo e Sora. Probabilmente tra queste, due retrocederanno.
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