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Si sa che le sfide più sentite sono quelle giocate tra i vertici della classifica. E così è stato anche per il match tra la Bcc Leverano, seconda nella classifica di Serie D, e l’Apulia Diagnostic Mesagne, al comando insieme al Calatone. Come riporta il Nuovo Quotidiano Lecce, la tensione è alta: le due formazioni in campo giocano punto per punto nel tentativo di conquistare il match, il pubblico si fa sentire, incita la propria squadra.
Ma ad un certo punto, l’arbitro decide che la partita debba finire prima dei 25 punti canonici. L’Apulia Diagnostic Mesagne è avanti di 2 set a 1, in trasferta contro una concorrente diretta al primato. Come se non bastasse è avanti 21-24 nel quarto parziale. Manca giusto un punto alla conquista di un’importantissima vittoria. Qui entra in scena il direttore di gara dell’incontro. Prima un cartellino giallo unito a un cartellino rosso ad un giocatore della Bcc Leverano che manda su tutte le furie i tifosi sugli spalti. Poi come se non bastasse assegna il punto al Mesagne. Il regolamento, però, dice che l’assegnazione automatica del punto alla squadra avversaria avviene quando viene mostrato solo il cartellino rosso ad un giocatore. La partita viene quindi terminata sul 21-24, violando una delle norme fondamentali del gioco della pallavolo che prevede la chiusura del set al 25° punto. Il patatrac genera la baraonda.
Il capitano della squadra ospite e i dirigenti delle due società fanno presente al direttore di gara che la partita non si è conclusa regolarmente, ma l’arbitro non vuole sentire ragioni. Dopo un quarto d’ora cerca di far rientrare le squadre in campo, ma ormai diversi giocatori hanno lasciato l’impianto di gioco. L’indecisione prolungata esaspera gli animi dei presenti: l’arbitro dà la colpa dell’errore alle proteste della società di casa che, sentendosi raggirata, batte i pugni sul tavolo, letteralmente, rifiutandosi di controfirmare il referto della gara. Ieri è arrivata la decisione del giudice sportivo: pesantissima contro la Bcc Leverano dal punto di vista disciplinare, ancor più pesante per Mesagne dal punto di vista sportivo dato che la partita dovrà essere rigiocata. Al giocatore espulso tra i padroni di casa una giornata di squalifica, mentre ai due dirigenti, addetto agli arbitri e segnapunti, coinvolti nell’alterco col direttore di gara una sospensione da ogni attività federale fino a metà dicembre per Roberto Dimastrogiovanni e fino al 28 febbraio per Antonio Tumolo, oltre a due multe nel complesso di 80 euro.
, dice il dirigente Dimastrogiovanni, , fanno sapere dalla Bcc Leverano. C’è, invece, rabbia profonda in casa dell’Apulia Diagnostic Mesagne:
, spiega il giocatore Emanuele Marciante,
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