ROMA – Il Team Aguia, formato da otto dei migliori giocatori brasiliani, domina la prima edizione dei Footvolley World Stars vincendo con la coppia Felipe/Bruninho, capitanata da Ruggiero Rizzitelli, e conquistando tutte e quattro le prime posizioni. Non è una sorpresa che nessuna squadra europea sia arrivata in semifinale, visto l’enorme talento dei sudamericani, ma lo è il fatto che ad alzare il trofeo siano stati i due giocatori più giovani del torneo. Il terzetto Felipe/Bruninho/Rizzitelli ha giocato ad altissimi livelli per tutto il weekend e, in finale, ha sconfitto la squadra di Paranà che aveva eliminato Anderson Aguia, capitano del team e vero fenomeno del footvolley.
Dopo aver battuto agevolmente le due squadre italiane, quella tedesca e quella spagnola ai quarti di finale, i team brasiliani hanno dato spettacolo nelle semifinali e nelle finali. Nonostante la sconfitta, uno dei migliori del torneo è Andrea Faccini, promessa del nostro foovolley e giocatore che più si avvicina, come stile, ai sudamericani. Nelle ultime quattro partite di giornata è stata una vera e propria battaglia di shark attack, il colpo di pianta che si effettua da sopra la rete, e pinga, l’attacco smorzato di testa. Molto bella e combattuta, in particolare, la partita tra la squadra di Anderson e quella di Paranà, terminata 25-24 con una sharkata di Eduardinho al killer point, il punto con cui si conclude la fase dei vantaggi se nessuno riesce ad avere più di due lunghezze sull’avversario prima di arrivare a 25.
La finale è stata davvero equilibrata. In un primo set a fasi alterne, a partire bene è la squadra di Paranà che si porta sul 12-5, prima di subire la rimonta avversaria, avviata da una striscia di sette punti consecutivi. Nella seconda parte si procede a colpi di shark attack e, sul 18-17, arriva il punto più bello della giornata quando Bruninho difende un attacco di Eduardinho, Felipe rincorre il pallone fino al limite delle barriere e lo rialza per il compagno che rovescia sulla linea di fondo. È poi lo stesso Felipe a chiudere il set. Il secondo parziale è ancora più equilibrato del primo e nessuna delle due squadre riesce a scappare. Il vantaggio del team di Rizzitelli aumenta lentamente attraverso dei minibreak strappati durante il set, fino alla consueta sequenza di shark attack della parte finale. Felipe accusa anche dei crampi, ma non molla e, anzi, conclude in crescendo e serve a Bruninho l’assist per la sharkata che chiude il set sul 21-17 e l’incontro sul 2-0.
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