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Un allenatore giovane e “alternativo”, Davide Mazzanti ha lasciato molto spazio alle sue ragazze durante i Mondiali per confrontarsi e parlare tra di loro anche durante i time out. Da aspirante ingegnere a ct affermato, grazie ad un incontro “fortuito”con Lorenzo Micelli che gli ha cambiato la vita, come riportato nell’edizione odierna de
Cresciuto a Marotta, ai piedi delle dolci colline marchigiane e a due passi dal mare, Davide Mazzanti ha avuto un approccio rocambolesco con lo sport e un po’ anche con la vita. Figlio di Sergio, idraulico in pensione, e di Mariella, casalinga, ultimo di tre fratelli, è arrivato dopo Danilo e Daniela, è stato il più viziato, soprattutto dai nonni, e quando giocava non sapeva perdere. Nei cortili, all’oratorio, in qualsiasi gioco, se non vinceva entrava in difficoltà e si arrabbiava.
« – ride – Saggezza popolare.
Il padre è di poche parole, ma un bel consiglio gliel’ha dato: «Mi diceva sempre: “».
GLI INIZI Davide inizia a giocare tardissimo, a 17 anni, nel Marotta, allenato da Roberto Casagrande, al massimo arriva in Serie C, e dopo le scuole professionali, illuminato dal giudizio lusinghiero di un insegnante, si iscrive a Ingegneria. Un sogno per i suoi genitori e anche un riscatto sociale. Ma lui sentiva una vocina dentro che lo esortava a cambiare. Lascia Ingegneria e si iscrive all’Isef di Urbino.
».
RITORNO Con una gavetta del genere la luce della medaglia d’argento è ancor più lucente, ma Davide, marchigiano concreto, sa bene che non è il caso di montarsi la testa. E il suo paese, che ha ispirato la canzone di Enrico Ruggeri «Il mare d’inverno», oltre 10mila abitanti in provincia di Pesaro e Urbino, lo ha festeggiato alla grande. Per semifinale e finale il sindaco Nicola Barbieri ha radunato nel palazzetto gli alunni di Marotta e Mondolfo (sede del Comune) per tifare davanti al maxischermo. Ma non è finita. La prossima settimana il ct. tornerà nella casa d’infanzia, in via Damiano Chiesa, rivedrà la famiglia e riceverà l’abbraccio di tutti i suoi amici in una serata speciale.
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