Matteo Piano si racconta a 360°: intervento, riabilitazione, la conferma a Milano, lo sbarco al PalaLido ed gli imminenti mondiali di volley in Italia.
MILANO – Vedere il mondo da un’altezza di 207 centimetri deve essere una bella prospettiva, ma se, tra le tue caratteristiche, hai un animo buono ed un cuore d’oro riesci ad annullare qualsiasi distanza tra quell’altezza e la terra. Matteo Piano è un po’ così: tanto alto, quanto buono. E la sua è una bontà che come poche se ne trovano nel mondo, ed ancor meno nel mondo dello sport, e lo si percepisce quando i suoi ricordi tornano al periodo dell’operazione al tendine d’Achille dello scorso 14 maggio: «So di aver subito un intervento molto duro ed impegnativo, non è stato per niente facile, soprattutto all’inizio, ma ora sto bene». Lo si capisce da quel sorriso carico di grinta e da quello sguardo segnato forse ancora un po’ dalla sofferenza ma che ora è proiettato al presente ed al futuro: «Sto recuperando e non vedo l’ora di scendere in campo di nuovo con questa maglia».
Clicca qui per leggere il comunicato: http://bit.ly/ATuttoPiano
Un recupero in cui, tuttavia, non è mai mancato l’affetto della gente: i tanti tifosi di Matteo Piano sparsi in Italia ma anche il calore di un pubblico, quella della Powervolley, che ha imparato ad affezionarsi al suo capitano: «L’affetto genuino e sincero è qualcosa che aiuta molto e mi è servito per tirare su anche il mio morale. Come squadra abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: lo scorso anno abbiamo avuto una crescita importante, con nuova gente che si è unita al nostro pubblico. Ringrazio quello che si sono già uniti e quelli che si uniranno: venite al palazzetto perché per noi è molto importante vedere gente che viene a tifarci e viene a godersi dal vivo la pallavolo!»
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