LONDRA – Mai più maratone a Wimbledon, mai più un Mahut-Isner. Lo storico match del 2010 al court 18 che durò tre giorni, per un totale di 11 ore, raggiungendo il clamoroso risultato di 70-68 in favore dell’americano, non potrà più essere ripetuto. Lo Slam londinese segue le orme dell’Us Open e introduce a partire dal 2019 il tie-break al quinto set quando una partita raggiungerà il 12-12. In quello a stelle e strisce ci si ferma al 6-6. Australian Open e Roland Garros resteranno, quindi, gli unici due tornei del Grande Slam a lasciare in vigore la regola del doppio game di vantaggio per la chiusura di un match.
DECISIONE STORICA – Ad annunciare la decisione Philip Brook, chairman dell’All England Club: “E’ giunto il momento di introdurre un metodo differente, il tie-break, per le partite che non raggiungono la loro naturale conclusione in un momento ragionevole durante il set decisivo, fornendo la certezza che l’incontro finirà in un periodo di tempo accettabile. Nel prendere questa decisione – ha proseguito – il Comitato AELTC è venuta incontro ai feedback di giocatori e persone che fanno parte del mondo del tennis, analizzando due decenni di dati sulle partite, prendendo in considerazione – ha concluso – anche fattori come l’esperienza degli spettatori”.
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