NEW YORK – Serena Williams attacca l’Usada, accusandola di “discriminazione”. La tennista, 36 anni, non ci sta e sostiene di essere la giocatrice americana più controllata.
“PENSO SIA DISCRIMINAZIONE” – “Fra tutti i tennisti, è dimostrato che sono quella che viene sottoposta a più test. Discriminazione? Io penso di sì”, lo sfogo dell’ex numero uno al mondo via Twitter. Secondo un articolo pubblicato il mese scorso dal sito “Deadspin”, la Williams avrebbe ricevuto la visita degli ispettori Usada già in 5 occasioni in questo 2018, più del doppio rispetto ad altre giocatrici americane come Sloane Stephens (una volta) o la sorella Venus (due).
SALTATO L’ULTIMO TEST – Serena Williams, però, non sarebbe stata trovata in casa per effettuare il test lo scorso 14 giugno anche se la diretta interessata si è difesa sostenendo che l’ispettore dell’agenzia antidoping si era presentato con 12 ore d’anticipo rispetto all’orario concordato.
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