Novak Djokovic nella foto
Novak Djokovic non si ferma più: il tennista serbo, numero uno del ranking mondiale, supera Kevin Anderson col punteggio di 6-2 6-2 in un’ora e quindici minuti e si qualifica per l’ultimo atto delle ATP Finals 2018. Una partita dominata dal tennista di Belgrado, che prosegue nel suo spettacolare momento di forma: quattro vittorie su quattro alla O2 Arena, nessun set perso e nessun turno di battuta ceduto agli avversari incontrati fino a questo momento.
La finale, in programma domani sera alle ore 19 italiane, lo metterà di fronte ad Alexander Zverev, reduce dal successo in due set su Roger Federer: il serbo ed il tedesco si sono già incontrati nella fase a gironi, vittoria per 6-4 6-1 da parte del numero uno mondiale. “E’ stata la miglior partita della settimana, sono contento di aver espresso questo livello di gioco in una sfida così importante: sono stato bravo a mettere pressione sul servizio di Anderson, mentre io ho cercato di battere in assoluta sicurezza in entrambi i set. E’ uno dei tornei più importanti della stagione, sono molto soddisfatto per aver raggiunto la finale”, ha commentato Djokovic nell’intervista post-match.
PRIMO SET – Pronti, via ed è subito show da parte di Djokovic: il serbo approfitta delle tante incertezze in battuta da parte di Anderson per operare il break nel game d’apertura. Il sudafricano, quarto favorito del seeding, è in evidente difficoltà, nelle fasi iniziali, con la prima di servizio: nel terzo gioco cancella due palle break, prima di tenere ai vantaggi, mentre sul 2-4 perde nuovamente il turno di battuta, consentendo a Djokovic di “volare” sul 5-2.
Il serbo, assoluto dominatore fino a questo momento, non ha alcun problema a chiudere la contesa per 6-2 in 40 minuti di gioco.
SECONDO SET – Non c’è partita alla O2 Arena: Djokovic strappa il servizio a quindici al suo avversario in apertura di secondo set e gestisce il vantaggio fino al quinto gioco. E’ qui che basta un leggero sforzo, al nativo di Belgrado, per porre la parola “fine” al match: game lottatissimo, Anderson si fa recuperare da 40-15 e perde la battuta ai vantaggi. Avanti per 6-2 4-1, è un gioco da ragazzi per il 31enne serbo, a cui bastano due turni di servizio (entrambi tenuti a zero) per centrare la finale.
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