GLASGOW – Il nuoto di fondo regala gioie e medaglie all’Italia. Nelle due 25 chilometri disputate nelle acque del Loch Lomond, la spedizione azzurra porta a casa lo splendido oro di Arianna Bridi, capace di piegare una fuoriclasse assoluta come l’olandese van Rouwendaal, e il soffertissimo bronzo di Matteo Furlan. Una mattinata, quella di Glasgow, che ha anche visto Simone Ruffini sfiorare il podio con il quinto posto, sempre nella 25 chilometri.
LE GARE – Il primo a scendere in acqua è stato Furlan, in una gara talmente tirata da provocare due defezioni dopo pochi chilometri: alzano bandiera bianca il campione d’Europa della 10 km, Weertman, e il tedesco Wellbrock. Gli azzurri sperano con un ottimo Alessio Occhipinti, che poi cede alla distanza uscendo fuori dai primi 10 al traguardo. All’ultimo giro del circuito nel Loch Lomond, Reymond e Rasovszky iniziano a imporre un ritmo serrato. Tengono botta Ruffini e Furlan, ed è quest’ultimo a salire sul podio: per Matteo è la conferma nell’elite europea dopo l’argento di Hoorn 2016. “Sono contento per il bronzo, ma è davvero difficile gareggiare in queste condizioni perché la muta è troppo limitante. Già a metà gara ho dovuto prendere degli antidolorifici per la spalla, si fatica a muovere le braccia con naturalezza. Normalmente in una 25 chilometri la selezione inizia ai 15000 metri, stavolta ai 20 km eravamo tutti ancora in gruppo. Così si limita chi è più dotato. E’ vero che la muta ti protegge ma non è performante nei punti di maggiore mobilità. Non ho patito il freddo, anzi, nel finale ho avuto addirittura caldo”. Oro per l’ungherese Rasovszky, argento per il russo Belyaev.
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