Il Gran Premio di Ungheria ha rappresentato una sconfitta della Scuderia Ferrari e di Sebastian Vettel, più che una vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes. In questi termini si esprimono le principali firme della rassegna stampa italiana.
Voto 10 a Bottas. Una gara quasi eroica. Fossi Hamilton gli regalerei i due cani. Fossi Bottas rifiuterei al volo. Ma, insomma, protettivo come un centurione, intelligente nella gestione gomme. Ha sbagliato sia con Vettel, sia con Ricciardo ma era alla frutta e – se premettete – da premiare comunque.
Voto 8 a Hamilton. Sarebbe da dieci ma non possiamo sempre menare il torrone su quanto sia bravo. Una vittoria conquistata in prova guidando con la solita classe sul bagnato. Poi ha fatto tutto ciò che doveva per fare il colpo su una pista Ferrari. Il suo bilancio è notevole e i meriti sono quasi tutti suoi.
Voto 7 a Raikkonen. Più veloce di Vettel in prova, più veloce in gara. Avrebbe meritato il secondo posto sul campo, il che la dice lunga anche sul weekend di Vettel. Bravo e ancora una volta non premiato perciò che ha dato in pista.
Voto 5 a Vettel. So già che qui si scatenerà la contestazione. Però, ragazzi, Seb ha pagato l’errore di Hockenheim in qualifica quando ha temuto di sbagliare di nuovo. Poi non ha mai impressionato in gara. Il tutto con una macchina più veloce della Mercedes. Se attorno a lui, Bottas e Raikkonen fanno due figuroni, qualcosa non va. Per vincere questo mondiale ci vuole altro.
(…) Hamilton è il pilota più in forma al volante della vettura migliore supportato anche dal suo valido scudiero, Valtteri Bottas, che si è reso protagonista certamente di un grande gara, mettendo alla frusta Vettel, anche se poi ha rovinato tutto negli ultimi giri col contatto sul ferrarista e, successivamente, su Ricciardo. Bottas aveva evidenti problemi di gomme e ora staremo a vedere cosa decideranno i commissari. Col secondo e terzo posto, la Ferrari saluta Budapest con più punti del previsto anche se deve recriminare per i due errori ai pit-stop che sono costati a Vettel e Raikkonen secondo preziosi (…).
La Ferrari ha perso la gara in qualifica. Questo è chiaro. Colpita (…) anche da una certa timidezza (…) di Vettel di solito più aggressivo sul bagnato. Ma poi in gara… alla Ferrari è mancata la perfezione. Due ritardi nei cambi gommi di Kimi e di Seb, dettagli è vero, ma quest’anno il mondiale si vince o si perde anche per i dettagli. Raikkonen non è brillato al via, lui che aveva le stesse gomme dei Mercedes, doveva cercare l’attacco. Dopo due curve era già dietro a Seb… (…) ogni volta che serve un suo guizzo, Kimi perde l’occasione. Doveva essere un weekend Rosso. E’ stato il weekend di Hamilton. Perfetto. E grande la Mercedes nel gioco di squadra con Bottas che fino in fondo ha difeso la seconda posizione (…)
La triste morale del #GPUngheriaF1 è che MERC e FER hanno ciascuna sacrificato la 2° guida per favorire la prima. Il sacrificio di BOT ha dato la vittoria a HAM, quello di RAIK non è servito a niente
Bottas oggi è stato grandioso, secondo me, sia nel bene che nel male. Ma vedo che non ha gradito molto di essere stato definito “un’ottima spalla”…
(…) La gara si è decisa sotto la pioggia del sabato. O Hamilton si suicidava al via o si trattava semplicemente di limitare i danni. E questo, nonostante Bottas, sia Vettel che Raikkonen lo hanno fatto. Bottas ormai (…) lo usano, in Mercedes, in funzione ostruzionistica. Legittimo, per carità. Eppure, persino il diretto interessato, Bottas stesso, alla fine era scocciato (…).
La partenza (…) momento decisivo che la coppia Ferrari non ha saputo sfruttare, anzi. Poi la gestione della gara, disputata nelle condizioni giudicate ideali per la Ferrari. (…) Invece? Invece Hamilton ha vissuto di prepotenza, giocando in pratica con la concorrenza.(…) Altra anomalia è rappresentata dalla gara di Raikkonen, decisamente meno utile alla causa di Bottas, che comunque avrebbe potuto tranquillamente passare Vettel negli ultimi chilometri nonostante due soste ai box. (…).Un’altra questione riguarda la presunta superiorità tecnica della Ferrari in questo frangente della stagione. Se così fosse significa che Hamilton viaggia una spanna sopra il livello di Vettel (…).
(…) Sia chiaro: in un Mondiale tirato come quello a cui stiamo assistendo niente sarà lasciato al caso, e sia Bottas che Raikkonen, se necessario, dovranno fare la loro parte di scudieri. Non aspettiamoci conferme dai diretti interessati, ma sarà (ed è già) così. Un aiuto che oggi il box Mercedes ha chiesto a Bottas, e lui ha risposto egregiamente, mettendosi al servizio della squadra. (…) A causa dell’esito delle qualifiche la Ferrari si è trasformata da preda in cacciatrice. La decisione del box Rosso di differenziare la strategia tra i due piloti (soft per Vettel ed ultrasoft per Raikkonen in casa Ferrari) è stata considerata anche dalla stessa Mercedes, e alla fine si è confermata una scelta corretta. (…).
La vacanza può solo far bene al tedesco
(…) Abbiamo davanti due campioni alle prese con fasi lunari opposte. Hamilton sembra dotato di una luce bianca che gli permette di rivoluzionare la scena anche quando i dati tecnici e cronometrici lo danno perdente, Vettel pare oscurato da una eclissi non proprio bella da vedere, in ombra nel momento di massimo fulgore del suo avversario più temibile. Capita (….) ma è vero che, per una ragione o per l’altra, la quantità di punti persi o donati sta assumendo dimensioni rilevanti. Benvenga una vacanza (…).
L’opinione di Pino Allievi
La Ferrari c’è, ora serve super Vettel
Negli anni scorsi, la Ferrari affrontava le ferie d’agosto con una lista di compiti delle vacanze lunga così. In certi casi mancava il motore, quasi sempre l’aerodinamica oppure la trazione non era sufficiente. Ma stavolta diventa difficile capire che cosa ci sia da modificare, quando si dispone della macchina più veloce ed efficace, forse la Ferrari più brillante dell’ultimo decennio (…).
Luigi Perna
(…) Di certo Valtteri ha centrato l’obiettivo di coprire le spalle al proprio compagno di squadra, facendo un favore al team. (…) Seb può recriminare per i doppiati e per il ritardo al pitstop (…) ma questo non attenua le “colpe” del Tedesco, che in qualifica è stato più lento di Raikkonen altrimenti avrebbe potuto impostare una corsa tutta d’attacco, giocandosi il successo con Hamilton (…).
Le Pagelle di Luigi Perna
Hamilton, 10. L’uomo in questo momento sta facendo la differenza sulla macchina e su tutti.
Vettel, 7. Beffa Raikkonen alla curva 2, tiene un bel ritmo e passa (un po’ tardi) l’incauto Bottas. Peccato sia mancato in qualifica con l’acqua.
Raikkonen, 7. Poteva battere Seb con un primo giro più aggressivo e senza il pitstop lungo della squadra, ma il podio con due soste è da incorniciare.
Bottas, 3. Nel finale perde la testa e rovina una bella gara da stopper urtando Vettel e Ricciardo che lo attaccavano. Raffreddi i bollenti spiriti.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/eMOFVUqls3s/parliamo-di-f1-con-la-rassegna-stampa-del-gp-ungheria.php
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