SILVERSTONE – Non si poteva correre a Silverstone, decisione comune di buona parte dei protagonisti del motomondiale. Fra questi sicuramente Jorge Lorenzo, come spiega lo stesso pilota spagnolo ai microfoni di Sky: «Come previsto è stata una giornata piovosa. La maggioranza dei piloti ha deciso che il circuito non offriva le condizioni per competere e abbiamo deciso di cancellare il Gran Premio». Lorenzo poi entra nel merito della decisione: «La temperatura sarebbe stato un problema se si fosse corso più tardi. Poi nessuno ci assicurava che durante la gara non sarebbe venuto a piovere, senza che succeda quello che è accaduto ieri in curva sette. Mi sarebbe piaciuto correre con l’asciutto o con un asfalto fatto bene».
PETRUCCI – Restando dalle parti di Borgo Panigale, interviene sulla questione annullamento anche Danilo Petrucci. «Si poteva aspettare, ma le condizioni non stanno migliorando e correre mi sembrava esagerato perché, per esempio, adesso l’asfalto è 10-11 gradi, due anni fa in Austria avevamo detto che sotto i 12 gradi subentrano rischi di incolumità ed è insicuro correre. Non ci sono le condizioni, punto: non è colpa di nessuno, ieri abbiamo rischiato il disastro con Rabat», spiega il pilota del team Pramac. «Io sinceramente sono molto triste – conclude Petrucci – perchè non si corre, penso che lo sono tutti i piloti perché facciamo questo per lavoro ma occorre pensare alla nostra incolumità. Se cadiamo non siamo invulnerabili ma persone che sbattono la testa e si possono fare male».
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