TORINO – Sarà celebrato il 10 ottobre con rito abbreviato il processo all’automobilista che il 22 del 2017 aveva investito Nicky Hayden.. Questa la decisione del Gip di Rimini dopo la richiesta da parte degli avvocati difensori Francesco Pisciotti e Pier Luigi Autunno. Un processo che è già tutto agli atti come le tre perizie depositate, quella della Procura, quella dei difensori e quella della parte civile, la famiglia del pilota Usa che non sarà presente in giudizio. La difesa infatti della parte civile, per cui si è costituita sola la sorella di Hayden, non ha accettato il rito abbreviato ed è quindi uscita dal processo probabilmente riservandosi un’azione civile.
RICOSTRUZIONI Secondo la ricostruzione fatta dal consulente della Procura, il giovane che ha investito Hayden all’incrocio, al momento dell’impatto viaggiava a 72,8 km all’ora anziché ai 50, che è il limite consentito in quel tratto. E stando alla ricostruzione della Procura, se avesse viaggiato ai 50 all’ora «sia continuando a velocità costante, sia reagendo e frenando, l’incidente sarebbe stato evitato». Insomma se l’auto avesse rispettato i limiti, Hayden «sarebbe transitato appena davanti al veicolo» evitando l’impatto. Diversa invece la posizione del perito della difesa che punta sulla responsabilità piena di Hayden, sostenendo che anche se, l’automobilista avesse rispettato il limite di velocità, Hayden, non rispettando lo stop sarebbe comunque finito contro l’auto.
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